merita una visita Castel Pietra
La storia del centro, malgrado numerose ricerche storiche, rimane avvolta nella nebbia dei tempi. Dopo la distruzione dell'antico borgo di Piubago avvenuta a causa di un violento terremoto e dalle catastrofiche alluvioni del Rio Lazer del 1114 e del 1117, Tonadico divenne centro amministrativo della valle. Lo stemma, in cui era originariamente riprodotta una lontra, è stato recentemente integrato con l'aggiunta del simbolo rappresentante Castel Pietra. Tra le più interessanti costruzioni storiche presenti nel territorio di Tonadico è senz'altro da citare la Lisiera, considerata la più grande della valle, particolare per la forma ogivale degli stipiti delle finestre in tufo. Attualmente sede del consiglio comunale e di iniziative socio-culturali, conserva ancor'oggi il vecchio mulino risalente al 1500. La chiesa di San Vittore, risalente al 1300, fu ampliata e ristrutturata nel 1500 e presenta affreschi e caratteristiche architettoniche di tutto rilievo. Palazzo Scopoli, costruito verso l'anno 1000, fu originariamente sede del vicario del vescovo di Feltre e del capitano di giustizia e solo nel 1500 passò di proprietà alla famiglia Scopoli. Pregevole l'affresco sulla facciata centrale raffigurante la Madonna Immacolata, datato XIX secolo di pittore ignoto, come pure di rilievo è l'affresco, purtroppo quasi cancellato, posto sul lato sinistro, inneggiante una scena cavalleresca. Tra le varie attribuzioni del palazzo, vi era quella di ospitare le prigioni della valle, esistono infatti delle celle ed una camera di tortura. In questo paese allineato a rivi e al torrente, si edificò attorno al 1800 un acquedotto quando fu costruita pure la fontana ottagonale di tipo veneziano e l'abbeveratoio in piazza Canopi. La bella chiesa di S. Sebastiano, eretta nella seconda metà del 1400 e riedificata nel 1604, subì una significativa ristrutturazione nel 1806. Particolare di questa chiesa, è l'assenza di campanile e di campane. Nell'interno si nota un altare a baldacchino tipico dell'area veneta tra il 1600 e il 1700. Prepotentemente barocco, l'altare maggiore è ligneo ed ha un tipico ciborio trentino. Nell'abside, spicca un'ancora lignea d'intaglio fine e dorata con pala di San Sebastiano, tra San Rocco e Sant' Antonio; in alto, la Madonna fra San Lorenzo e San Rocco. Di notevole pregio sono pure gli altari minori, entrambi lignei. Da non lasciarsi sfuggire la visita al Castel Pietra, il cui nome deriva chiaramente dalla sua positura sulla pietra, un grande masso originato da una frana in tempi remoti. Le prime notizie documentate risalgono al 1260 quando Valle e Castello erano feudo del Vescovo-conte di Feltre. Nacque come fortezza, e la leggenda narra che su questi massi si rifugiassero le genti friulane fuggite alla devastazione degli Unni. La conca di Primiero ed il suo castello subirono nei secoli le alterne vicende delle casate, che di volta in volta se ne impossessarono. Nel 1337 il castello fu espugnato da Carlo di Lussemburgo e ciò segnò una svolta decisiva nel definitivo spostamento del Prirniero nel campo di influenza politica austriaca. Dal 1401, con la famiglia Welsperg, Primiero conobbe un lungo periodo di tranquillità e di sviluppo. Attorno al 1500 il castello divenne per lo più residenza estiva e di caccia. Una serie di incendi contrassegnarono la singolare sorte del Castel Pietra: vi fu un primo incendio nel 1565, un secondo nel 1611 e un terzo sessant' anni dopo. Verso il 1720 la struttura fu interamente ristrutturata e recuperata, nonostante le alluvioni e gli smottamenti causati dal torrente Canali, fecero crollare intere pareti e torri. La dinastia dei Welsperg si estinse con Enrico, morto nel 1907. il patrimonio fu acquistato dai conti Thun-Hohenstein che nel 1913 unirono gli stemmi delle due casate.
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