breve storia del più piccolo dei Colli Romani
Il Campidoglio è il più piccolo tra i colli romani, tuttavia allungandosi verso il Tevere, tra la valle del Foro, l'ampia pianura del Campo Marzio e la spianata del Foro Boario, e isolato intorno da rupi scoscese (salvo che verso il Quirinale al quale era unito da una sella prima che questa venisse tagliata per la costruzione del Foro di Traiano), era una eccellente posizione che poteva essere utilizzata come bastione difensivo, funzione avuta fin dal sorgere della città più antica. Secondo la tradizione, al termine del conflitto tra Romani e Sabini, il Campidoglio venne incluso a pieno titolo nella città; al tempo dei re etruschi (VI secolo a.C.),divenne il centro militare e religioso della città. Il colle si distingueva in due alture, il Capitolium a sudest e l'Arx a nordest, divise da una sella detta Asylum, ed era accessibile, da principio, attraverso una sola strada (il Clivus Capitolinus) che, partendo dal Foro Romano, saliva lungo il versante orientale. C'erano anche due scalinate: una (Scalae Gemoniae, forse continuata dai Gradus Monetae) che dalla valle del Foro (presso il Comizio) portava all'Arx; l'altra (Centuin Gradus = Cento Gradini) che dalla pianura del Campo Marzio portava al Capitolium salendo per la Rupe Tarpea. Al nome di Tarpeia che era quello della vestale traditrice che, secondo la leggenda, avrebbe aperto le porte della fortezza ai Sabini (i quali l'avrebbero poi uccisa seppellendola sotto i loro scudi)ma che, molto probabilmente doveva essere il nome della divinità del luogo era legato il nome primitivo del colle che era Mons Tarpeius. Sul Campidoglio si iniziò molto presto ad edificare dei piccoli santuari ma quello più famoso di tutti tutti per grandiosità e importanza fu il tempio della Triade Capitolina (Giove Ottimo Massimo, Giunone e Minerva) rimasto per sempre il tempio principale del culto ufficiale romano costruito nel VI secolo a.C. dai re etruschi Tarquinio Prisco e Tarquinio il Superbo e inaugurato all'inizio della Repubblica (509 a.C.).Dopo l'occupazione di Roma da parte dei Galli (390 a.C.), i quali non riuscirono ad espugnare il colle, il Campidoglio venne incluso nella cerchia delle mura urbane. Devastato da un incendio che nell' 83 a.C. distrusse anche il Tempio di Giove, il colle fu sottoposto a una vera e propria ricostruzione durante la quale venne edificato il Tabularium nella depressione dell'Asylum, ad opera di Lutazio Catulo. Altri incendi rovinarono il Campidoglio durante l'età imperiale, precisamente nel 69 d.C. e nell'80 d.C. Sistemato definitivamente da Domiziano, venne poco a poco abbandonato alla fine del mondo antico fino a persino il nome sostituito da quello di Monte Caprino. Sul colle si ebbe una lenta ripresa, all'inizio dell'età moderna per rinascere completamente nel XVI secolo con la sistemazione realizzata da Michelangelo che modificò l'orientamento urbanistico e monumentale del colle prima rivolto verso il Foro e da quel momento verso la città del CampoMarzio.
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