brevi cenni di storia
Con il nome Foro Boario veniva indicata l'area corrispondente al tratto pianeggiante situato tra le pendici del Campidoglio e dell'Aventino, nel quale, si teneva il mercato del bestiame. La parte centrale di questa lunga fascia che si affacciata sul Tevere era formata dal Velabro (la zona dove sorgono attualmente l'Arco Quadrifronte e le chiese di S. Giorgio e S. Teodoro). In questo punto il terreno si abbassava notevolmente e, a causa delle acque provenienti dal vicino Foro Romano e delle piene del Tevere, per alcuni mesi dell'anno tutta la zona si trasformava in un'ampia palude.Nel 387 a.C., con la costruzione delle mura repubblicane (cosiddette "Serviane") a blocchi di tufo, la zona del Foro Boario viene compresa nella nuova cinta urbana che in questo punto correva parallelamente al fiume. In questo tratto delle mura si aprivano tre porte: la Trigemina, situata presso la chiesa di S. Maria in Cosmedin, la Flumentana, posta sulla strada che conduceva al ponte Emilio e la Carmentale, che si trovava presso l'area sacradi S. Omobono e che segnava il confine con il vicino Foro Olitorio. Verso la fine del III secolo a.C., allo scopo di limitare i danni causati dalle piene del fiume, tutta la zona del Velabro venne rialzata con un grande terrapieno. A causa di questi lavori vengono ricostruiti i principali templi della zona (tempio della Fortuna e della Mater Matuta, Ara Massima di Ercole, tempio di Portuno ecc.) che sorgevano nell'area fin dai tempi più antichi.
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