brevi cenni di storia
Il Museo Diocesano della Spezia si trova sul lato sinistro (per chi guarda verso mare) di via del Prione, distante circa 200 passi dal Museo Lia e dalla Palazzina delle Arti. Il Museo è stato aperto nell’estate del 2001 in occasione della presentazione del restauro del capolavoro “Gloria di San Nicola da Tolentino” dell’artista spezzino Antonio da Carpena, detto il Carpenino. Il Museo ha sede tra le mura dell’antico e sconsacrato oratorio di San Bernardino, che per decenni fu sede della locale Pubblica Assistenza. Il Museo, le cui sale sono in corso di allestimento, si snoda su quattro piani; i primi due saranno dedicati alle collezioni della Diocesi (ricordiamo che nella mostra inaugurale del 2001 furono esposti un frammento dell’affresco “San Giovanni Battista” del Carpenino e, dello stesso autore, la pietra tombale con incisione latina recante lo stemma del vescovo spezzino Giovanni Francesco Pogliasca, contemporaneo del Carpenino); mentre i livelli superiori ospiteranno, in un prossimo futuro, le collezioni etnografiche ora nella sede di via Curtatone. I Musei Diocesani della provincia hanno triplice sede (La Spezia – Sarzana - Brugnato) in relazione alle vicende storiche della diocesi stessa: sorta a Luni nell’anno 1133 l’arcidiocesi di Genova creò la diocesi di Brugnato e nel 1204 quella di Luni fu trasferita a Sarzana. Dal 1929 La Spezia divenne la sede episcopale della Spezia – Brugnato - Sarzana. I tre musei diocesani presenti nel territorio provinciale ospitano manufatti e reperti che consentono la ricostruzione delle complesse vicende religiose delle tre diocesi. Pertanto, accanto a collezioni permanenti relative alla vita della diocesi, nel Museo Diocesano della Spezia sono previste esposizioni temporanee e/o tematiche di reperti provenienti da parrocchie, enti, istituzioni ecclesiastiche, ecc… La sezione museale di Brugnato è ospite nel restaurato Palazzo Vescovile e quella di Sarzana nell’oratorio della Misericordia.
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