ospita il Museo Civico del Sigillo
La Palazzina delle Arti, una volta adibita ad Ufficio di Igiene, è stata progettata da Franco Oliva intorno agli anni Venti. E' caratterizzata da aperture ad arco a sesto acuto e da catini ceramici localizzati al di sopra delle finestre, di gusto neomedievale. L'edificio è stato recuperato dopo l'apertura del vicino Museo "Lia" ed è stato destinato a sede della Biblioteca d'arte e archeologia, all'esposizione della collezione dei sigilli e a spazi destinati a convegni ed a mostre temporanee. La raccolta nasce nel 2000 per donazione dei coniugi Capellini, ed è la più vasta che esista al mondo. La collezione inizia casualmente in Argentina, quando la signora Lilian e il suo consorte Euro si trovarono a dover scegliere il regalo da fare ad un nipote. Acquistarono una statuetta in un negozio di antiquariato ma si resero conto, grazie ad un’osservazione maggiormente accurata, che si trattava di un sigillo e non di un semplice soprammobile. Incuriositi e quasi affascinati, tennero per loro il regalo, che andò a costituire il primo pezzo della collezione. Gli esemplari provengono da tutto il mondo e ci forniscono testimonianze, piccole ma non poco significative, di tutte le epoche.
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