piccoli villaggi del primo Medioevo
Sono piccoli villaggi, costituiti da un casamento fortificato, un recinto murario, un cortile centrale e una chiesa con cimitero adiacente. Sorti nel primo Medioevo, fiorenti in epoca longobarda, saccheggiati più tardi dai Saraceni, furono abbandonati in parte verso l'XI secolo, all'epoca della immigrazione delle genti dell'agro nella città fortificata e cinta di mura dai Normanni.
Pacciano Sorge sulla via vecchia di Corato. Si scorgono nel casale i resti della chiesetta romanica di Ognissanti a una cupola a botte, di varie fabbriche, del muro di cinta (in buono stato) e di un'altra chiesetta, detta di S. Angelo, a pianta rettangolare, sita a poco più di m 100. Il casale ebbe come protettore S. Giovanni Evangelista, il cui culto fu traslato nella chiesa di S. Adoeno nel 1074, all'epoca della fondazione della città murata ad opera dei Normanni.
Zappino Per via Ruvo, passato il ponte dell'Autostrada, s'imbocca il primo bivio a sin.; si percorre la carraia per Km 2 circa fino a un quadrivio. A sin. si scende per il casale di Zappino (la strada ha un ponte che passa sull'Autostrada). Il casale conserva ancora in buono stato la chiesetta medioevale e il recinto murario. Visibile da una finestra di un casamento, una torre di vedetta d'epoca posteriore. Nel casale si venera tuttora una Madonna del colorito bruno, apportatrice di piogge e salubrità ai campi, la cui festa cade la prima domenica dopo Pasqua.
S. Nicola Il casale dista km 3 dal paese ed è raggiungibile percorrendo la Superstrada 16 bis, in direzione di Molfetta. Dedicato al Santo di Bari, è il meglio conservato dei casali biscegliesi. Il portale di accesso è a sesto acuto, con fregi. Si conservano integri la cinta muraria, due robuste torri di vedetta e l'interno lunettato di una chiesetta romanica dedicata al Santo, con eleganti monofore all'esterno. A pochi metri di distanza, si eleva Torrelonga, originale costruzione cilindrica, probabilmente del '300, ben visibile sul ciglio della Superstrada 16 bis.
Giano Nel casale si venerava il dio pagano. Nella zona sono stati trovati alcuni assi romani (conservati nel Museo Kircheriano di Roma). Qui sorge un tempietto di stile romanico, a una cupola, in buono stato, dall'interno perfetto nella fattura (analoga a quella della chiesa urbana di S. Margherita) a pianta rettangolare, abside semicircolare e cupola a pennacchi. L'edificio è in tutta pietra e pare sia stato eretto sulle rovine di un tempietto pagano. Soppresso il culto del dio Giano, divenne protettrice della zona S. Maria di Giano. Poco distante, sorge la chiesetta di S. Maria di Giano, di stile romanico, ma interamente rifatta nel '700.Il casale è a Km 4 e mezzo dal paese, lungo la via per Andria.
Sagina Si percorre via S. Andrea fino al km 7° (inizio delle curve di S. Croce): s'imbocca la carraia a destra (bivio per Matinella). Dopo circa m 800, si svolta ancora a destra e, dopo un centinaio di metri, si prende sulla sin. un viottolo. La Torre del casale è in fondo al viale. Del casale avanza solo questa Torre, ancora in buono stato. Nei pressi, tra i ruderi di un antico oratorio costruito nella villa detta di Tecla, furono riesumati i resti dei tre Santi protettori della città, Mauro, Sergio e Pantaleone. Sui ruderi dell'oratorio, fu eretta nel 1708 la Cappella dei Santi, tuttora visibile e in buono stato.
Navarrino S'imbocca la via per Ruvo. Superato il ponte dell'Autostrada, si percorrono altri 2 km prima di giungere all'incrocio con la strada Corato-Molfetta. Si gira a sin. e si percorrono 2 km circa fino a giungere a un altro incrocio. Si gira a destra, seguendo il segnale stradale che indica la via per Terlizzi. Si percorrono altri 2 km di una strada campestre, che presenta un paio di curve a gomito; un vialetto, a sin., ci porta, dopo pochi metri, davanti a Navarrino.
da www.comune.bisceglie.ba.it
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