e altre a Bisceglie
S'incontra al 7° Km. lungo via S. Andrea, all'inizio delle curve della vecchia strada per Corato. Prendere la carraia a sin. e cercare il viottolo più adatto che porti nell'avvallamento della lama; cercare un guado, indi risalire sotto un vigneto (attenzione: si sta attraversando una proprietà privata) fin davanti alla grotta. La grotta, a m 120 s.l.m., è composta da due cameroni divisi da un arco che gira a gomito verso sinistra. Sull'arco dell'apertura dell'antro si rinvennero alcune croci, che vennero attribuite alla presenza dei primi cristiani o, più probabilmente, ritenute opera di monaci bizantini. Nella grotta si trovarono ossa bruciacchiate di animali e oggetti di creta scheggiata del paleolitico medio (80 mila anni) e resti di animali di specie scomparse (leone cavernicolo, orso delle caverne, buoi e cavalli primigeni). Il pezzo di maggior rilievo è un femore destro umano curvo (il primo reperto di osso lungo di paleantropo trovato in Italia), attribuito a un uomo del tipo di Neanderthal, uno dei tipi primigeni della razza umana. L'ingresso della grotta è largo m 12 e alto 11. Seguendo il torrente delle Lame verso E, dopo circa m 300 si raggiungono altre grotte piccole, nascoste da una fitta vegetazione: tra esse, la Grotta delle Crocette e la Grotta del Finestrino. Bisogna cercarle tra la vegetazione, e per una occorre salire sulla collinetta. Esse sono raggiungibili anche da un altro accesso: al Km 6,5 di via S. Andrea (bivio Matinella). Svoltare a sin., scendere per la strada asfaltata e imboccare la prima carraia di destra, che porta fin sotto le grotte minori. Altre stazioni preistoriche sono la zona del Pantano, le cave Mastrodonato, in zona Salsello, e la Grotta di Navarrino.
da www.comune.bisceglie.ba.it
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