visita al Foro Romano
Breve nota: posizionato su un terreno di origine paludosa ma in seguito prosciugato, e situato fra il Palatino e il Campidoglio (due dei sette colli di Roma), il Foro Romano vide le sue prime costruzioni intorno al VII sec. a.C. quando venne dato l'avvio all'edificazione di edifici adibiti alla vita politica, giudiziaria, religiosa, commerciale e soprattutto sociale della città. Il recupero e restauro degli antichi edifici è stato avviato dal XVIII sec. e fino ad oggi continuano ad emergere nuovi reperti e resti di antiche costruzioni.
Tempio di Romolo
L'edificio venne fatto costruire dall'imperatore Massenzio in memoria del figlio Romolo (da qui il nome del tempio), morto in tenera età nel 309 d.C. e divinizzato; di recente però sono stati espressi dubbi su questa identificazione e si è pensato di localizzare in questo luogo il tempio di Giove Statore. E' probabile che la denominazione tempio di Romolo sia stata solo una variazione temporanea fino all'arrivo di Costantino che avrebbe riportato il tempio al suo culto originario. Della struttura si possono ben vedere le fondamenta; ciò è dovuto al fatto che la strada rimessa in luce negli scavi del 1899 ha portato alla luce il livello stradale di epoca augustea, causando però lo smantellamento della via costruita dopo l'incendio del 64 d.C. Si tratta di un edificio interamente costruito in mattoni, formato da un corpo centrale a cupola (il tetto e il lanternino sono invece di epoca moderna) preceduto da una facciata a forma di emiciclo e fiancheggiato da due ambienti uguali e simmetrici terminanti ciascuno con un'abside, di pianta rettangolare allungata, preceduti da una coppia di colonne di marmo "cipollino" su alto plinto (rimangono solamente quelle di destra); questi due vani erano posti in comunicazione con l'ambiente centrale tramite due porte. E' completamente scomparso il rivestimento marmoreo che doveva coprire i muri in laterizio, si è però conservata la porta in bronzo contornata da una cornice di marmo e con ai fianchi due colonne di porfido che reggono un ricco architrave marmoreo con decorazione floreale. A sinistra e a destra del portale d'ingresso vi era coppia di nicchie destinate a ospitare statue ma in seguito vennero murate. L'edificio intorno alla metà del VI secolo d.C. venne trasformato in vestibolo della chiesa dedicata ai SS. Cosma e Damiano.
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