visita al Foro Romano
Breve nota: posizionato su un terreno di origine paludosa ma in seguito prosciugato, e situato fra il Palatino e il Campidoglio (due dei sette colli di Roma), il Foro Romano vide le sue prime costruzioni intorno al VII sec. a.C. quando venne dato l'avvio all'edificazione di edifici adibiti alla vita politica, giudiziaria, religiosa, commerciale e soprattutto sociale della città. Il recupero e restauro degli antichi edifici è stato avviato dal XVIII sec. e fino ad oggi continuano ad emergere nuovi reperti e resti di antiche costruzioni.
Tempio del Divo Giulio
Situato tra l'Arco di Augusto e la Basilica Emilia, il tempio, dedicato a Cesare divinizzato dopo la morte, venne fatto costruire da Augusto sul luogo dove venne cremato il corpo del dittatore assassinato (luogo dove Marco Antonio pronunciò la famosa orazione funebre) e venne inaugurato il 18 agosto del 29 a.C. Del tempio non rimane altro che i resti del podio, in opera cementizia, avente larghi vuoti che corrispondono alle parti asportate che erano in blocchi di tufo, blocchi che servivano a sorreggere le colonne e le mura della cella. Nella parte anteriore del podio si apriva un'esedra (chiusa per un certo periodo per motivi sconosciuti) al cui interno vi è ancora il nucleo di un altare rotondo, molto probabilmente eretto sul luogo preciso della pira funebre e al posto di una colonna avente la dedica "al padre della patria", colonna rimossa al momento della costruzione del tempio. Due scale situate ai lati del podio conducevano al piano della cella preceduta da un pronao con sei colonne probabilmente corinzie situate sulla fronte e due sui lati. Nella cella era situata la statua di culto che raffigurava Cesare avente sopra la testa una stella. Sui due lati lunghi e su quello posteriore il tempio era contornato da un portico che è stato supposto essere il Portico Giulio (Porticus Iulia).
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