un'offerta ampia e diversificata
Sono le “Alpi” del Parmense: offrono scorci meravigliosi, paesaggi incontaminati (assai interessanti in chiave non solo naturalistica ma anche storica e geologica), sorgenti pure, aria limpida. I monti del sistema appenninico della provincia di Parma sono davvero una delle “eccellenze” del territorio, contribuendo in maniera decisa a determinarne la varietà paesaggistica.
L'offerta dell’Appennino parmense ai visitatori è decisamente ampia, ed è supportata da un sistema ricettivo che negli ultimi anni si è notevolmente arricchito di agriturismi e bed & breakfast: vita a contatto con la natura in uno scenario incontaminato, dunque, nel più totale relax ma anche cogliendo le tante opportunità proposte; un territorio che può essere solcato con splendidi itinerari in mountain bike nel verde, con affascinanti passeggiate a cavallo, con escursioni a piedi alla scoperta di piccoli ma suggestivi borghi o alla conquista delle vette più alte.
L’escursionismo e il trekking trovano qui un habitat ideale: il crinale (che raggiunge la massima altitudine con i 1861 m del monte Sillara) è percorso dalla Grande escursione appenninica, e la rete dei sentieri Cai si compone di circa 110 itinerari tra Appennino est e Appennino ovest; tra le mete più “gettonate” senz’altro il Lago Santo Parmense (1581 m, il più ampio lago naturale dell’Appennino emiliano-romagnolo) e i Lagoni (1399 m), dai quali partono numerosi sentieri segnalati per il crinale e per altri laghi appenninici.
Non solo natura, comunque. La vacanza o la visita nei luoghi dell’Appennino parmense non sono consigliate ai soli amanti del verde, dell’escursionismo o anche, d’inverno, dello sci. È ad esempio possibile “andar per castelli”, o perdersi alla scoperta di abitati e rocche medievali: d’altra parte è medievale l’impronta dell’insediamento odierno, nel quale i castelli (su tutti quello di Bardi, che domina la valle) presidiano una fitta trama di borghi fortificati pronti ad accogliere il turista nella loro magica atmosfera senza tempo.
Da Varsi a Bardi, da Borgotaro a Compiano e a Bedonia, da Corniglio a Monchio delle Corti, sono davvero tanti i paesi ricchi di storia e di elementi d’interesse, nei quali è bello perdersi per stradine lastricate di pietra in un silenzio che sembra quasi irreale. La cultura trova inoltre un suo indiscusso “nume” nel poeta Attilio Bertolucci, protagonista con la sua Casarola del progetto regionale di valorizzazione turistico-culturale “Paesaggi d’autore”.
Natura, cultura, storia e… enogastronomia. Qui il re assoluto delle tavole è il Fungo porcino (cui s’affiancano Parmigiano Reggiano, pane di montagna, torte d’erbe e di patate, piatti a base di castagne e frutti di bosco), protagonista in autunno di feste e sagre assai frequentate.
da www.turismo.parma.it
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