nel Lazio meridionale interessa principalmente la provincia di Frosinone
Situata nel Lazio Meridionale, lo spazio geografico della Ciociaria non può essere circoscritto alla provincia di Frosinone, ma deve essere esteso alle aree di stanziamento delle popolazioni ausoniche, erniche, volsche e sannite. In seguito alla vittoria di Roma nella seconda guerra punica e conseguente estensione di supremazia su tutta l'Italia centromeridionale, quei luoghi presero il nome di "Latium novum, o adiectum" e lo conservarono fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Ai tempi del "Ducatus Romanus" poi il territorio a sud di Roma si estese fino a Sora e Gaeta. La trasformazione geografica e amministrativa si ebbe con l'invasione longobarda, in seguito alla quale la zona dal Garigliano ai Colli Albani prese il nome di Campagna, mentre quella lungo il litorale tirrenico assunse il nome di Marittima. Quando poi il Sacro Romano Impero riconobbe lo Stato Pontificio, quella denominazione divenne ufficiale e si cre la Provincia di Campagna e Marittima con capoluogo Frosinone. Nel 1836 Gregorio XVI dar autonomia alla zona di Marittima con capoluogo Velletri. A partire dal secolo XVII, intanto, entrava nell'uso letterario-folkloristico il termine "Ciociaria" (nome derivante da una tipica calzatura di cuoio, la "ciocia", che usavano i pastori e i villici nei lavori dei campi). Lo spazio geografico "Ciociaria" verrà ridotto, idealmente, con l'istituzione della provincia di Frosinone nel 1927 escludendo così le zone a nord, dalla valle dell'Aniene a Palestrina, Segni, Carpineto, che sono rimaste sotto la giurisdizione della Provincia di Roma, e dalla zona da sud-ovest al mare, che dal 1934 fa parte della Provincia di Latina. Il paesaggio, le testimonianze storiche ed artistiche, le tradizioni ed il folclore, l'indole ospitale degli abitanti fanno della provincia di Frosinone una delle pi caratteristiche zone italiane. Il territorio offre molte attrattive per gli appassionati della natura. Sono di richiamo sicuro le oasi naturalistiche del lago di Posta Fibreno e della Selva di Paliano, il lago di Cardito e la pineta di Vallerotonda, il lago di Canterno e il castagneto monumentale di Terelle, le grotte di Collepardo e di Pastena, le cascate di Isola del Liri, i boschi che ricoprono gran parte delle zone montuose con possibilit di itinerari tonificanti, oltre che interessanti per la flora e la fauna. Sono mete care a chi si dedica agli sports invernali le stazioni sciistiche di Campo Catino, Campo Staffi e Prati di Mezzo. Paesaggi stupendi si godono dai sistemi collinari collegati alle catene dei monti Aurunci, Ausoni, Ernici, Lepini, Simbruini, delle Mainarde e del Meta, percorsi dai fiumi Amaseno, Aniene, Liri, Melfa, Rapido e Sacco, con le loro valli incantevoli e la pittoresca valle di Comino. Ottimi servizi, infine, offrono le stazioni termali di Fiuggi e Ferentino. La Storia – Le possenti mura megalitiche o ciclopiche, i resti archeologici soprattutto di epoca romana, i castelli e le fortificazioni medievali, gli impianti urbanistici dei tanti paesi arroccati sulle colline, le chiese, i monumenti sono come tante pagine di un grande libro che racconta le vicende storiche di molti secoli. E citt come Alatri, Anagni, Arpino, Atina, Alvito, Boville Ernica, Cassino, Ferentino, Segni, S. Elia Fiumerapido, Veroli ed i resti dell'antica città di Fregellae di recente scoperta e destinati ad assumere un gradissimo rilievo, sono le testimonianze visive dell'arte e della cultura che impreziosiscono la provincia. Fu certamente la presenza del monachesimo benedettino prima e cistercense poi a caratterizzare l'immagine storico artistica e culturale della Ciociaria. Da qusi la presenza delle importanti testimonianze architettoniche con le splendide abbazie di Montecassino, Casamari, San Domenico, la Certosa di Trisulti e i vari monasteri femminili. Sebbene sia nata, amministrativamente, soltanto nel 1927, la provincia di Frosinone ha infatti un retroterra storico varie volte millenario. E' la terra degli Ernici, degli Equi, dei Volsci e dei Sanniti. Questi popoli si sovrapposero alle genti primitive e poi, dopo aspre lotte, dovettero cedere alla crescente potenza di Roma, fino ad amalgamarsi con questa. Caduto l'impero romano, Bizantini, Longobardi, Normanni, il Papato e gli Svevi, grandi e piccoli feudatari esercitarono il loro dominio sul territorio che sperimentò anche il passaggio di orde e di eserciti stranieri e fu duramente coinvolto nelle vicende del secondo conflitto mondiale. E’ lì che il popolo porta le "ciocie", una semplicissima calzatura che ha dato al paese il suo nome. Da Anagni in giù vidi in uso questi speciali sandali, non si poteva ideare un sistema più primitivo ed al tempo stesso più comodo, almeno io l’ho invidiato sinceramente ai ciociari: la ciocia si fabbrica con un pezzo quadrato di pelle di asino o di cavallo, nei buchi viene infilato uno spago che avvolge il piede in modo che il sandalo si assottiglia verso la punta e termina con una curva; la gamba viene avvolta fino al ginocchio con tela grigia e ruvida, legata con molti spaghi di corda o di filo, così il ciociaro si muove liberamente nel campo ove la terra o sulle rocce badando alle pecore e alle capre, avvolto in un mantello o giacca di pelo grigia e corta, sempre con la sua zampogna.
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