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fascino di antichità e ruralità
Abitata fin dall’XI sec. a.C., Radda conserva un indubbio fascino di antichità nonostante i limitati resti della cinta muraria del XV secolo visitabili con il camminamento medievale situato accanto alla porta valdarnese. Nel periodo feudale con l’incastellamento del Chianti, Radda iniziò ad accrescersi e a popolarsi divenendo il centro più popolato e più importante. Dal momento della nascita dei Comuni e fino al 1500, Radda si trovò al centro dei conflitti tra i due Comuni più importanti della Toscana: Firenze e Siena, che si combatterono tra di loro per la ripartizione delle terre di confine. Dal 1384 divenne sede del podestà e nello stesso anno si concluse il più antico statuto della Lega del Chianti che terminò il suo compito quando vennero costituite le tre comunità di Radda, Castellina e Gaiole. Cessate le battaglie tra senesi e fiorentini, il Seicento rappresentò per il Chianti grande sviluppo con la nascita di fattorie, ville signorili e con l’adozione del sistema mezzadrile che prese a dominare il settore agricolo. Tale sistema venne abolito soltanto nel 1967. Di Radda capoluogo della Lega del Chianti è testimone il quattrocentesco Palazzo Pretorio, con gli stemmi del Podestà sulla facciata e un affresco di scuola fiorentina nel portico. Interessante la Chiesa di San Niccolò, nel centro storico, abbellita da una facciata in cui domina un grande arcone cieco che protegge un affresco eseguito dopo il restauro avvenuto ai primi del ‘900; al fianco è possibile ancora visitare un’ampia cappella tutt’ora sede della Compagnia della Misericordia risalente al XII sec.. L’interno, semplice ad una sola navata, contiene un crocifisso ligneo del XV secolo. Da vedere anche la canonica di Santa Maria in Colle, detta Badiola, largamente rimaneggiata e ridotta ad un unica navata, e San Fedele a Paterno, che conserva la sobria facciata romanica. Nelle immediate vicinanze si trova il convento francescano di Santa Maria, edificio seicentesco con un loggiato che abbellisce la elegante facciata e con la chiesa in stile neo-gotico. Nei dintorni borghi ben conservati che hanno inglobato costruzioni medievali e di cui rimangono testimonianze a Volpaia, a Monterinaldi, a Castelvecchi e a Montemuro.
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