su un territorio prettamente collinare
Mara è un piccolo paese del Meilogu, situato su un vasto gradino trachitico, a 256 m. s.l.m.. Per quanto riguarda l’origine del nome Mara, la maggior parte degli studiosi pensa che rifletta l’appellativo sardo (campidanese e logudorese) “mara” di origine pre-romana, derivante dal vocabolo punico, conosciuto in epoca classica “magar”, per alcuni sinonimo di palude o acquitrino, per altri di fattoria. L'importanza archeologica della zona è stata messa in luce dal 1969, quando s’iniziò l'esplorazione della grotta Sa Ucca de su Tintirriolu. Il territorio, prettamente collinoso, è dominato nella parte settentrionale da due alture: il Monte Traesu e la cima isolata incoronata dai ruderi del castello di Bonuighinu. Fra le due alture si trova un bacino su un rilievo più dolce, guardato dalla bella chiesa campestre di Nostra Signora di Bonuighinu, alla quale si accede attraverso la strada di Padria-Villanova Monteleone, a circa 4 km. a nord di Mara. A circa un km. e mezzo dalla chiesa, a nord est, un'antica mulattiera s'inerpica sul versante nord di una collina denominata Monte Noè. Lungo il percorso si attraversano due valloni, su cui si trovano le grotte di Sa Ucca de Filiestru e Sa Ucca de Sa Molina.
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