due itinerari ideali tra storia e cultura
Per una breve ma significante visita al centro storico di Genova, realizzabile nell’arco di un’unica giornata, segnaliamo due itinerari per la cui realizzazione si è fatto costante riferimento ai tracciati delle più antiche cerchie murarie. Il primo percorso si svolge tutto entro la cinta del IX secolo, mentre il secondo attraversa gli spazi compresi tra quel primo insediamento, e il perimetro della cinta del XII secolo.
1- Partendo dalla centralissima Piazza Dante e spostandoci per la rampa di Vico Dritto di Ponticello si arriva a Porta Soprana, antico accesso di levante della città. Edificato in forme monumentali nel 1155-57, sul tracciato delle mura del IX secolo, la porta ha subito vari restauri a partire dalla fine del secolo scorso. Qui si trova la Casa di Colombo, un edificio ricostruito nel Settecento sulle rovine di quello appartenuto al padre del navigatore. Nel giardino retrostante è stato sistemato il chiostro (sec. XII) del distrutto Monastero di S. Andrea. Proseguendo a sinistra della Via Ravecca, si arriva in Piazza Sarzano, di forma stretta e allungata, dominata dal campanile della chiesa, oggi auditorium di S. Agostino (sec. XIII) dal moderno Museo della Scultura Ligure e della nuova sede della Facoltà di Architettura. Giunti in fondo alla piazza, seguendo per un tratto via S. Croce e girando poi a destra, ci si immette in Via S. Maria di Castello. Da qui, attraversando un paesaggio urbano tuttora segnato dai bombardamenti dell’ultima guerra, si arriva alla chiesa principale del Castrum, che nel sec. XV, si arricchì di un convento articolato intorno a tre chiostri, di cui il maggiore a logge sovrapposte ed in parte affrescate. Attraverso la scalinata che scende a fianco dell’alta Torre degli Embriaci (sec. XII), si raggiunge Piazza degli Embriaci dominata del cinquetencesco Palazzo di Giulio Sale. Da Vico S. Biagio si arriva in Via S. Bernardo, un asse importante della civitas, la prima espansione della città a valle della collina di Castello. Imboccando Vico Dietro il Coro di S. Cosimo, si costeggiano l’abside e il fianco della Chiesa dei S.S. Cosma e Damiano, che nelle parti in pietra conserva un frammento d’architrave romana. Il vicoletto di fronte sbocca in Via delle Grazie e, procedendo verso destra, si arriva in Piazza Cattaneo dove si trova l’omonimo palazzo seicentesco che lascia intravedere preesistenti strutture medievali. Si giunge quindi in Piazza S. Giorgio dove si affaccia la Chiesa di S. Giorgio, primo patrono della città e la chiesa di S. Torpete. Si prosegue verso nord per Via Canneto il Curto; a destra , la piccola Piazza Stella e da qui, attraverso Vico del Sale, si raggiunge Piazza Sauli, caratterizzata da bei portali marmorei. Per Vico Sauli, e a sinistra per via Canneto il Lungo, si recupera il percorso di Via Canneto il Curto, che si immette in Piazza Cinque Lampadi. Nelle vicinanze si trovava la Porta di S. Pietro e il Mercato di Banchi. Passando sul fianco sinistro del bel portico appartenuto alla famiglia De Marini (sec. XIII), per Vico delle Scuole Pie e quindi attraverso l’altro portico medievale dei Cicala, si raggiunge lo spazio rettangolare di Piazza Scuole Pie, risalente alla seconda metà del Cinquecento e oggi delimitata dalle facciate settecentesche della Chiesa degli Scolopi e dei palazzi Elena e Cicala. Di fronte alla chiesa, Vico del Filo conduce in Piazza S. Lorenza dove si può ammmirare il Duomo, chiesa romanica che subì un’ulteriore trasformazione nel Duecento e a cui appartengono gli splendidi portali influenzati dalla cultura del primo gotico francese. Percorrendo il fianco destro del Duomo, lungo Via S. Lorenzo, s’incontra il portale di S. Gottardo, e poco più avanti, sull’altro lato della strada, Vico del Soccorso, conduce in Via Canneto il Lungo e in Piazza Valoria. Prendendo Via Valoria ci si immette in Via Giustiniani che, in discesa giunge fino all’omonima piazza, delimitata da bei palazzi seicenteschi. Nella direzione opposta, Via Chiabrera conduce in Via S. Bernardo che sbocca in Piazza Ferretto e piazza S. Donato. Tornando sull’asse di Via S. Bernardo e seguendo Via S. Donato fino a Piazza delle Erbe, si giunge in Piazza Matteotti chiusa a monte dalla scenografica facciata neoclassica di Palazzo Ducale, un complesso architettonico progettato alla fine del Cinquecento. A destra di Palazzo Ducale la facciata della Chiesa del Gesù e sempre vicino, sullo sfondo di Piazza De Ferrari, s’intravede il Teatro Carlo Felice.
2- Partendo dal lato occidentale di Piazza De Ferrari, e proseguendo per Salita S. Matteo, ci si ritrova in un compatto tessuto edilizio medievale. La Chiesa di S. Matteo, la cui facciata domina una piazza-sagrato in leggera pendenza, frutto di una sistemazione urbanistica duecentesca. Proseguendo ci si immette in Piazza Campetto dove si può ammirare il grandioso prospetto di Palazzo Imperiale, abbellito da affreschi e stucchi; più avanti Largo Soziglia, dal quale, con deviazione a sinistra per Via degli Orefici, si arriva a uno spendido sovrapporta quattrocentesco con l’Adorazione dei Magi. Via Orefici, sbocca in Piazza Banchi antico mercato dei grani, delimitata a monte dalla nuova Loggia dei Mercanti. Scendendo per Via al Ponte Reale si raggiunge Piazza Caricamento, dominata dal Palazzo delle Compere di S. Giorgio. Alle spalle si trova Porticato Vdella Ripa, edificato nel 1133. Rientrando in Piazza Banchi, e prendendo a sinistra per Via Luce, si arriva in Piazza Pellicceria alla quale si affaccia Palazzo Spinola, sede della Galleria Nazionale. Vico del Pelo immette in Via della Maddalena, e svoltando a destra in Via Posta Vecchia si arriva all’omonima piazza, centro della consorteria dei De Franchi (XVI sec.). Attraverso Via delle Vigne si arriva in una piazza chiusa a valle dall’elegante prospetto rinascimentale di Palazzo Domenico Grillo e dalla Chiesa di N.S. delle Vigne che conserva, sul lato sinistro, tracce del parametro medievale. Prendendo a destra per Vico Dietro il Coro delle Vigne si arriva in Piazza Soziglia, a pochi metri da Via Macelli di Soziglia; a sinistra, Via Luccoli che lascia ammirare le arcate di un grande portico attualmente murato. Da Via Luccioli, passando per Piazza Fontana Morose, si arriva in Via Garibaldi, lungo la quale si affacciano antichi palazzi signorili tra cui Palazzo Spinola, Palazzo Podestà e Palazzo Doria Tursi, attuale sede del Municipio. In fondo alla strada Palazzo Bianco e Palazzo Rosso che accolgono in due importanti gallerie, una campionatura delle culture artistiche locali tra XV e XVIII secolo. Per Piazza della Meridiana, passando in Via Cairoli, si giunge in Via S. Siro, ove è ubicata l’omonima chiesa di origini medievali e anticamente intitolata ai Dodici Apostoli. Svoltando a destra, per Via Fossatello e per Via Campo, si raggiunge, attraverso Porta dei Vacca, il limite settentrionale della cerchia muraria del XII sec.. Proseguendo per Via Lomellini, s’incontra un complesso monumentale fondato dai Pallavicini tra il XVII e l’XVIII sec.. Per Via Bensa, a sinistra, si raggiunge Piazza della Nunziata ospitante il Palazzo Belimbau, e, sul lato opposto, la Chiesa dei Minori di gusto tardo-manierista con affreschi e stucchi decorati.
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