i carrugi, i marmi, dimore principesche, monumenti di straordinario valore artistico
All’interno di un tessuto architettonico unico al mondo e caratterizzato da mille e più peculiarità, tutte da apprezzare, come i carrugi, gli splendidi marmi e l’ardesia che adornano le facciate delle dimore principesche, Genova ha impreziosito i suoi edifici con affreschi di Rubens, Van Dick, B. Strozzi e di tante altre opere di grandi nomi della scuola Ligure. Da Piazza delle Fontane Marose, per Via Luccioli, la città si mostra fino al Palazzo del Banco di San Giorgio, con una semplice edicola di Madonna, o con una fuga di volte dei tanti portici anonimi; poi, per il Duomo, la visione cambia ed è di architettura del XII al XVI secolo. Con un ideale itinerario a zig-zag da Piazza Matteotti, con il Palazzo Ducale, alla Chiesa del Gesù, alla Chiesa di San Donato con campanile ottagonale e un’Adorazione fiamminga, la cuspide maiolicata di Sant’Agostino, che indica un nuovo museo, e, per il Canneto, al complesso domenicano di Santa Maria di Castello, si può rivivere concretamente l’affermazione di Genova come città d’Arte. Poco fuori dal centro è la Commedia dei Cavalieri di San Giovanni, recentemente restaurata. Per quanto riguarda i Palazzi, lo spirito cinquecentesco ebbe il suo momento di splendore nella realizzazione della Strada Nuova, chiamata poi Via Aurea, oggi Via Garibaldi, una delle strade più belle d’Europa per l’imponenza austera, delle sue dimore, da Palazzo Lercari a Palazzo Spinola, da Palazzo Bianco al Palazzo del Municipio e Tursi-Doria a Palazzo Rosso. Agli inizi del Seicento, a dare il senso della continuità, fu la realizzazione della Strada Grande del Guastato, oggi Via Balbi: i suoi palazzi furono definiti “degni di un congresso di re”, ed infatti hanno ospitato una turista d’eccezione quale la Regina Elisabetta II d’Inghilterra. Al visitatore curioso ed appassionato di arte, i Musei genovesi offrono molte opportunità di arricchire le proprie conoscenze poichè al loro interno sono conservati capolavori unici firmati Rubens e Caravaggio, esotici splendori dell’arte orientale e cimeli giunti dai più sperduti angoli del mondo. Cominciamo dalle istituzioni più famose e ricche: le gallerie di Palazzo Rosso e di Palazzo Bianco, ospitate in due storici edifici, uno difronte all’altro, in Via Garibaldi. Nella prima si possono ammirare opere degli artisti genovesi più illustri oltre a dipinti di Van Dick, Tiziano e del Veronese; la seconda è una preziosa testimonianza dei collegamenti internazionali della città nel secolo dei genovesi: il ‘600. Vi si possono ammirare opere dei pittori genovesi, fiamminghi, spagnoli, olandesi: Cambiaso, Strozzi, Magnasco, Rubens, De Wael, Van Der Goes, Jan Metsys, Cranach, Teniers, Zurbaran. All’interno della Villetta Dinegrò, sopra Piazza Corvetto, si può visitare, all’interno di un moderno edificio, una delle più ricche collezioni europee di arte orientale. Preziose vestigia della città si possono invece ammirare nel Museo del Tesoro di San Lorenzo, nei sotterranei della Cattedrale, rigorosamente sistemati nelle strutture ideate dall’architetto Albini. Ultima ed imponente opera di questo progettista è il Museo della Scultura e dell’Architettura Ligure ricavato grazie ad una ristrutturazione e al restauro del complesso di Sant’Agostino, in Piazza Sarzano, mentre interessanti reperti archeologici sono ospitati anche nel Museo Archeologico di Via Pallavicini. Ancora strettamente intrecciate alla storia della città sono le testimonianze che offre la visita della Galleria di Palazzo Reale in Via Balbi: anche in questo caso si è difronte ad una ricca collezione, con opere di Van Dyck, Reni, Tintoretto e Guercino. All’interno del complesso conventuale di Santa Maria di Castello, ha sede l’omonimo museo con opere di Brea e Maragliano. Una tappa d’obbligo nella città che fu una delle più potenti repubbliche marinare, è il Museo Navale, presso Villa Doria in Piazza Bonavino; tra i molti strumenti di navigazione figura uno dei quattro astrolabi esistenti al mondo a firma di Ignatio Danti, grande cosmografo del’500. Il Museo Americanistico Lunardi, in Corso Solferino, presenta una scelta di prodotti artistici delle civiltà precolombiane con la più ricca collezione europea di arte Maya. Il Museo Biblioteca dell’Attore, in Via IV Novembre, è invece centro di documentazione e raccolta della storia del teatro. Alle manifestazioni artistiche delle civiltà precolombiane si torna con il Museo Etnologico del Castello D’Albertis in Corso Dogali, mentre alle meraviglie della natura e della sua storia è dedicato il Museo Giacomo Doria in Via Brigata Liguria. Altre tappe interessanti per chi vuole approfondire la conoscenza della storia, della cultura e del gusto della città sono: il Museo del Risorgimento e l’Istituto Mazziniano sistemati nella casa del fondatore della Giovine Italia, in Via Lomellini; la Galleria d’Arte Moderna di Villa Serra, in Via Capoluogo, che offre un ritratto di Genova Fin de Siècle attraverso una esauriente produzione di artisti locali; il Museo di Villa Luxoro a Nervi, che ospita oggetti e arredi del passato oltre una pinacoteca; il Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti che accoglie i frutti di più di cinque secoli di arte figurativa a Genova e in Liguria fino all’Ottocento. Un discorso a parte merita la Galleria Nazionale che ha sede nel Palazzo Spinola di Piazza Pellicceria, una dimora gentilizia intatta e perfettamente conservata, ricca di arredi e dipinti firmati da artisti quali Antonello da Messina, Van Cleve e Van Dyck. Da non dimenticare il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, che ospita importanti collezioni d’arte astratta. Alle spalle della città, le montagne e le colline accolgono splendide ville fatte erigere dalle antiche famiglie genovesi come luoghi di villeggitura. Tra le più note, nella zona di Albaro, la splendida Villa Cambiaso circondata da un magnifico parco con attrezzature sportive e Villa Gambaro; a Nervi Villa Serra, circondata da uno dei parchi più pittoreschi d’Italia, la vicina Villa Luxoro e la celebre Villa Gropallo. Ormai in pieno centro, la Villa Imperiale a San Fruttuoso, Villetta Dinegro e Villa Croce. Infine, a Ponente, Villa Durazzo Pallavicini, ravvivata da costruzioni e giochi d’acqua, Villa Scassi a Sampierdarena, Villa Rossi a Sestri Ponente e la Villa Duchessa di Galliera a Voltri celebre, tra l’altro, per il grande parco all’inglese.
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