a cura di Roberto Rossi
C'è un mare tra i più affascinanti al mondo. C'è un mondo sommerso da sogno. C'è un tratto costiero di altrettanto splendore. C'è un habitat naturale e una varietà floro-faunistica straordinaria. C'è un patrimonio storico-archeologico di enorme valore. C'è un ambiente climatico che consente una lunga stagione estiva. ...Ma non c'è una lunga stagione estiva! Nei (quasi) due mesi di alta stagione si riempiono gli alberghi, prendono vita le case e le favolose ville, attraccano le barche più costose del mondo, la costa diventa effervescente e nei locali traboccano i turisti, i centri più "in" diventano vetrina dei volti più noti, ricchi finanzieri, gente dello sport, dello spettacolo, politici, e quelle spiagge, perle di una natura di ineguagliabile bellezza, vengono prese d'assalto e ricoperte in ogni suo centimetro, mentre le rade della costa e le isole sono punteggiate da una miriade di barche, barchine e barchette a lasciare, tra loro, solo il necessario spazio di manovra. E' breve ma molto intensa l'estate gallurese e sarda. Si cambia scenario in primavera e nell'avvicinarsi l'autunno; gli spazi si raddoppiano, si triplicano; lo splendore di questa terra ritorna a luccicare, incantando il fortunato turista, cosidetto di bassa stagione, che può godere delle più belle opportunità che questi luoghi offrono. Le strade di collegamento tra i vari centri ritornano scorrevoli; la vita del turismo continua, meno caotica, più gestibile. Poi si entra nella stagione più fredda, e con l'inverno rimangono vivi quei centri dell'interno Gallura, con il loro lavorìo quotidiano, e con la gente che si ritrova, come fossero spariti nell'estate per dare spazio al flusso turistico; mentre le località della costa sono svuotate, quasi fantasmi di quei luoghi che hanno sentito parlare cento idiomi diversi, che hanno accolto mille e mille corpi da abbronzare, menti da riposare, desideri da esaudire. Diventano, quasi di colpo, come il set di un film terminato, con gli attori e i registi che hanno concluso il loro compito, con le comparse, i costumisti, i lavoranti che pure se ne sono andati; le case, le ville, i giardini, le piazze paiono modellini di un plastico ingranditi. Ma il fascino del mare e della costa, di un ambiente unico, di una storia rappresentata dai suoi siti archeologici, tutto questo, e tanto di più, rimane. La quiete delle spiagge deserte circondate dalla macchia, la magia delle rocce lambite dall'acqua cristallina, la sequenza delle isole all'orizzonte e le montagne che sovrastano dall'interno a dominare il paesaggio, tutto questo rimane. Come tutta la Sardegna, anche la Gallura, è in questo momento straordinaria, il periodo migliore per viverla e per conoscerla veramente, per poterla apprezzare e capire che, davvero, è difficile trovare terre di tale bellezza, di eguale fascino. Ed è per questo, quindi, che... c'è una possibile lunga stagione.
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