Sito all’estremità occidentale del Golfo
PORTOVERE Sito all’estremità occidentale del Golfo, il caratteristico borgo è raggiungibile da La Spezia attraverso Viale Niccolò Fieschi e gli abitati di Marola, Cadimare, Fezzano e Le Grazie (SS. 530). L’accostamento tra l’aspro scenario naturale ele pittoresche case del villaggio, colorate e divise in carrugi, risulta di gran fascino. Probabilmente di origine romana, Portus Veneris viene citato già nel 161 a.C.; sono dell’inizio dell’epoca cristiana gli insediamenti benedettini sulle isole Palmaria, Tino e Tineto. L’ingresso monumentale al borgo antico è segnato dalla porta recante l’iscrizione latina “Colonia Januensisi 1113”; la stretta via Capellini sale verso lo scenografico spiazzo dominato dalla chiesa di San Pietro, situata proprio sulla punta del promontorio e costruita sui resti di un tempio pagano del VI secolo, nel 1277. Poco distante dalla chiesa di S. Pietro, si trova la splendida Grotta dell’Arpaia, detta anche di Grotta Byron, incavata nell’aspra roccia del litorale che conduce alle Cinque Terre. La grotta è dedicata al famoso poeta inglese del XIX sec.; anche se gli elementi storici non confermano la sua presenza a Porto Venere, è interessante evidenziare la “promozione turistica” messa in atto alla fine del secolo da una contessa residente alla palmaria e dal medico del paese, per convogliare nel borgo flussi di turisti inglesi. Oltrepassata la scalinata che scende alla grotta, si arriva alla chiesa di S. Lorenzo (XII sec.) e da qui si può salire al Castello, rifatto nei secc. XVI-XVII.
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