le querce dei boschi di Mottola
Il Fragno è una quercia dalle foglie caduche che può vivere diversi secoli e raggiungere l'altezza di 15-20 metri. Il suo areale originario è rappresentato dal Mediterraneo Orientale, dai Balcani, ove forma estese foreste. La sua presenza in Italia - così come quella di alcune altre piante che vivono in questi boschi e nelle gravine, le cosiddette specie paleoegeiche transadriatiche - testimonia il collegamento della terraferma verificatosi nel Miocene (Terziario, da 26 a 12 milioni di anni fa) tra la Puglia e la penisola balcanica in un periodo di regressione marina e di quasi totale scomparsa dell'attuale mar Adriatico. Le specie vegetali di origine balcanica ed "emigrate" in Puglia nel Miocene sono, oltre il già citato Fragno, la campanula pugliese (campanula versicolor Hawkins) ed il salvione giallo (phlomis fruticosa), nonchè la salvia triloba (salvia triloba L.), il raponzolo meridionale (asyneuma limonifolium Janchen), e la graminacea aegilops uniaristata. In realtà, anche nel regno animale abbiamo alcune specie di rettili originarie dei Balcani che vivono nelle nostre zone e che testimoniano quella interessante fase geologica, come il colubro leopardiano ed il geco di Kotschy. Le altre querce presenti nei boschi mottolesi sono la Roverella, a foglie caduche, che può raggiungere i 20-25 metri di altezza, il cui areale è costituito dall'Europa centro-meridionale e dall'Asia Minore, comune in Italia; la Spinosa, generalmente arbustiva ed a foglie persistenti, il cui areale è rappresentato dal Mediterraneo e che in Italia è presente in Sardegna, Sicilia e Puglia; infine il Leccio, quercia a foglie persistenti che può vivere anche mille anni e raggiungere i 20 metri di altezza, presente in tutto il Mediterraneo.
da www.comune.mottola.ta.it
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