Restano ancora sotterranei e locali del primo livello di costruzione
Mottola venne dotata da Rayca, mercenario saraceno al soldo del condottiero bizantino Basilio Boioannes, di un Castello già nel 1023, ma per i secoli successivi mancano quasi del tutto notizie sulla fortificazione e sulla sua evoluzione architettonica, anche se si deve presumere che esso venne più volte adeguato e modificato dai conquistatori normanni, svevi, angioini ed aragonesi. Dall'analisi di un listello in pietra conservato nella ex Cattedrale, uno storico locale, Marco Lupo, deduceva che tra la fine del XII secolo e gli inizi del XIII, Mottola potrebbe aver avuto un castello costruito (o ricostruito) da Enrico VI di Svevia - il figlio di Federico Barbarossa che fu Re di Sicilia dal 1190 al 1197 - e che poi sarebbe andato distrutto intorno al XVI secolo. Potrebbe trattarsi di una ricostruzione in epoca sveva del vetusto castello bizantino, a sua volta ristrutturata nell'età del Vicereame spagnolo di Napoli, presumibilmente per rafforzare le difese interne dalle scorrerie dei Turchi, particolarmente attivi nella zona sino alla fine del Cinquecento. Il già citato Apprezzo ci fornisce una descrizione abbastanza dettagliata del castello nel 1653: subito dopo l'entrata , sulla destra vi erano un cortile, una stalla ed una legnaia a cielo aperto, quindi un locale coperto dal quale si accedeva ad un grande deposito ed alle stalle coperte per i cavalli, quindi alla cucina di due stanze. A sinistra dell'entrata si trovavano alcuni magazzini e il pozzo della cisterna con l'abbeveratoio. Per una scala scoperta si accedeva al primo piano ad un quartierino di quattro stanze e una soggetta coperta da tetti lignei e tegole, quindi ad un altro appartamento più signorile con una sala più ampia e altre tre camere con volte a botte in pietra. Dalla sala si ascendeva alla Torre, che ospitava ad un primo livello tre piccole stanze, e al secondo livello due altre camere, prima di arrivare sulla cima, "dalla quale si gode lontani paesi, città, terre, territori piani, colline, et la marina". Di quel castello esiste oggi ben poco, celato sotto le ristrutturazioni e le superfetazioni che hanno ricoperto ciò che è stato risparmiato dal piccone nel corso del XIX e XX secolo. Gli ultimi interventi sul perimetro della antica fortezza si sono consumati negli anni '50, quando sul lato sud si abbatterono i locali che ospitavano una taverna e la torre, per realizzarvi rispettivamente il Mercato Coperto ed una palazzina di civili abitazioni. Restano ancora evidenti (ed utilizzati) alcuni sotterranei e gli antichi locali del primo livello di costruzione, dal muro esterno leggermente a scarpata, adibiti a cantine, rimesse ed attività artigiane, che si affacciano su via Muraglie
da www.comune.mottola.ta.it
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