tra il Tusciano e il Sele
Lungo il tratto costiero tra il Tusciano e il Sele, gli scavi archeologici hanno restituito i resti di tre ville romane il cui utilizzo copre un arco cronologico che va dal I al III sec. d.C. Una di esse sorgeva sulla riva sinistra del Tusciano nei pressi della foce, l'altra si ergeva in località Spineta, mentre la terza è tornata alla luce in località Campolongo. La dislocazione delle tre ville appare strategica, in quanto esse si posizionano lungo l'importante via litoranea che collegava Salernum a Paestum. In località Spineta, è stato rinvenuto, negli anni '30 dagli studiosi Gerolamo Matta ed Antonio Romano, un sarcofago in marmo sulla cui faccia principale vi erano scolpite figure in bassorilievo. Il rilievo raffigurava la personificazione della Terra, seduta al centro della scena, in atto di versare la sua cornucopia colma di frutta e con accanto un fanciullo con un vaso che, forse, stava ricevendo i favori della dea. Ai lati dei due personaggi era raffigurata una vittoria alata posta su una biga in corsa. Di questo sarcofago, purtroppo, rimane solo una descrizione.
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