Complesso Monastico di S. Mattia a Battipaglia

Complesso Monastico di S. Mattia a Battipaglia

di epoca Altomedioevale

L'Altomedioevo a Battipaglia è attestato da una serie di documenti redatti tra il IX e l'XI sec.
Tale documentazione fa riferimento all'esistenza, nei pressi del fiume Tusciano e non lontano dall'attuale strada litoranea, ad un centro dominico appartenente al Principato di Salerno.
Il Principe di Salerno, infatti, secondo le fonti storiche, dava in affitto campi di sua proprietà a coloni che vivevano in grappoli di case prospicienti i terreni da coltivare.
A questo sistema di amministrazione territoriale, si accompagna la diffusione di numerose chiese private, il cui compito primario era di attendere alla cura spirituale delle popolazioni rurali.
Il Parroco di tali chiese, nominato direttamente dal principe, che donava al proprio istituto religioso enormi patrimoni fondiari, fungeva anche da amministratore del territorio.
Una di queste chiesette rurali sorse nell'XI sec. e fu intitolata a S. Mattia.
Voluta espressamente dal principe Guaimario IV, si può tutt'oggi ammirare inglobata all'interno delle strutture seicentesche dell'omonimo istituto monastico.

Purtroppo poco rimane delle originarie strutture; l'attuale cappella si presenta ad una sola navata, coperta da volta a botte, che culmina in un'abside.
All'ingresso vi è un piccolo vestibolo che, nel XVII sec., permetteva il passaggio diretto dalla chiesa alle stanze dei monaci.
La struttura appena descritta non è quella originale e ciò si evince dalla presenza di due archi addossati alla parete sud e poggianti su pilastri, che avevano la funzione di delimitare le navate.
S. Mattia, dunque, doveva essere una chiesa a tre navate e riccamente decorata da affreschi, di cui si notano oggi labili tracce.
Nel XVII sec., probabilmente, la chiesa viene ridimensionata: si eliminano due navate e, a sud, si realizza un piccolo ambiente illuminato da una feritoia che non rispetta l'affresco cui si conservano alcuni lacerti.
L'elemento architettonico più antico della chiesa è l'abside che fu costruita nell'XI sec. e si presenta incorniciata da due colonne sormontate da capitelli corinzi romani riutilizzati.
Il complesso medioevale di S. Mattia non è, oggi, una fattoria, non è visitabile e le sue strutture hanno perso la ricchezza e lo splendore che ebbero in antico.
Quando si deciderà di consolidare le sue strutture e restaurare quelle poche tracce di affresco coperto dall'intonaco, che costituisce un prezioso ricordo della Battipaglia altomedioevale?…Ai posteri l'ardua sentenza!

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