i primi frequentatori furono cacciatori del Paleolitico
I primi frequentatori della vallata furono gruppi di cacciatori del Paleolitico con insediamenti stagionali d'altura; testimonianza eccezionale la Grotta di Ernesto, nel comune di Grigno, nella quale si sono conservati, così come appena abbandonati dopo una battuta di caccia, resti ossei di stambecchi e cervi, un focolare e armi microlitiche. Resti di insediamenti stabili del periodo retico sono stati rinvenuti a Castello Tesino; sul Colle di S. Ippolito formano un singolare "reticolo urbano" alcune case seminterrate, in parte scavate nella roccia. Nel I secolo a.c. si affacciarono i Romani, incrementando l'utilizzazione delle risorse economiche ed i traffici; sono visibili tutt' ora, per alcuni tratti, tracciati e ponti dell' antica via Claudia Augusta Altinate, al tempo indispensabile collegamento tra Altinum e la Valle dell' Adige. Durante il Medioevo erano una trentina i castelli disseminati lungo la valle; sono ormai torri e bastioni fatiscenti, merli e mensole per la difesa affogati tra schiere di conifere. Ne rimangono due in buono stato: Castel Ivano e Castel Telvana. La giurisdizione appartenuta al Vescovo di Feltre, fu ceduta nel 1400 ai duchi d'Austria. La Valsugana Orientale e l'Altopiano del Tesino furono inoltre teatro di sanguinosi scontri tra le truppe italiane e austriache durante la prima guerra mondiale, alla fine della quale tornarono a far parte dell'Italia. Ancor'oggi sulla catena del Lagorai vi sono resti di mulattiere, trincee e croci.
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