anni di particolare fermento per l’arte figurativa piacentina
Gli anni Ottanta vedono la città di Piacenza particolarmente ricca non solo di artisti di 5 o 6 generazioni diverse, dal settantottenne Bertucci, al ventisettenne Gardoni, ma anche di gallerie d’arte. Si registrano quindi nella città numerose iniziative culturali e promozionali in favore dell’arte figurativa: dalle pubblicazioni specializzate all’organizzazione di mostre e rassegne, alla presenza di un premio di pittura a livello nazionale. Ampio spazio in queste manifestazioni è riservato naturalmente ai pittori piacentini di maggior riievo, scomparsi in questi ultimi decenni, che vengono riproposti all’attenzione dei giovani e della critica specializzata. Sono state infatti organizzate mostre antologiche di Arrigoni e Ricchetti e una mostra retrospettiva di Osvaldo Bot che è diventato un evento culturale di portata nazionale. Una mostra antologica completa di Gianni Giacobini è riuscita a valorizzare questo pittore di grande interesse ma ancora poco conosciuto dai suoi concittadini.
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