L'Arenosola a Battipaglia

L'Arenosola a Battipaglia

le prime tracce datano IV - III sec. a.C.

La località Arenosola è sita a circa 10 km a Sud-Ovest dall’abitato di Battipaglia, a 2 km dal mare ed a 3 km dalla riva destra del Sele.
In questa zona, e precisamente nel fondo “Lazzaretto”, furono condotte, tra il 1929 e il 1981, campagne di scavo che portarono alla luce circa 104 tombe.
Le sepolture più antiche sono databili al c.d. “Periodo Orientalizzante” ( VII- VI sec. a.C. ), quelle più recenti, ad epoca lucana ( IV- III sec. a.C. ).
I sepolcri più antichi si presentavano come fosse rettangolari in fondo alle quali si trovavano delle fosse più piccole destinate a contenere le deposizioni. Il piano di queste ultime era pavimentato da ciottoli ed i fianchi erano sostenuti da muretti realizzati anch’essi in ciottoli di fiume. L’intera tomba era sormontata da cumuli di ciottoli misti a terreno che costituivano una specie di segnacoli funerari. I corredi rinvenuti all’interno delle sepolture di VII- VI sec. a.C., consistevano in oggetti d’ornamento personale lasciati indosso ai defunti e di oggetti di uso quotidiano che gli erano deposti accanto.
In tali sepolture si è riscontrato un elevato numero di vasi che, nelle tombe più ricche, sono associati a vasi corinzi figurati ( quindi d’importazione greca) costituenti lo “status symbol” del defunto.
In alcune tombe si è ritrovato anche qualche vaso contenente ossa combuste: è probabile che si tratti di avanzi di pasto funebre, cioè una parte del banchetto tenuto dai vivi in onore del defunto.
Oltre ai contenitori i corredi erano costituiti da fibule (spille) in bronzo.
La deposizione più interessante di tale necropoli in età Orientalizzante, si riferisce ad un’aristocratica .
Ella indossava un’armilla (bracciale) al polso e fibule sul petto, mentre i vasi erano deposti ai suoi piedi. Questi erano portaprofumi, unguentari, contenitori per bere e versare lussuosissimi, infatti recavano incise scene figurate e venivano prodotti in Grecia.
Accanto a questi eccellenti vasi,era presente anche la ceramica di produzione locale che cercava di imitare quella d’importazione.
Nei seppellimenti del periodo lucano i defunti erano deposti in tombe “a cassa” rettangolari rivestite da lastroni di travertino o di calcare.
L’area sepolcrale viene utilizzata dal VII al III sec. a.C. e si riscontra che le tombe non si sovrappongono le une alle altre, ma rispettano le sepolture più antiche.
La necropoli dell’Arenosola testimonia una vita ricca ed evoluta di genti stanziatesi nei pressi del fiume Sele che costituiva una delle vie commerciali e di comunicazione più importanti della Campania antica. La zona, infatti, era posta in un punto strategico che legava Poseidonia ( Paestum) all’etrusca Pontecagnano.
Alcuni dei corredi della Necropoli dell’ Arenosola sim possono ammirare al Museo Archeologico Provinciale di Salerno.

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