visita al centro della Val Tidone
Questo appuntamento con Vissi di Viaggio entra dentro Pianello, centro che rappresenta la base di partenza per la visita alla Strada dei Mulini. Con gli altri tre comuni interessati da questo itinerario, vale a dire Nibbiano, Pecorara e Caminata (che vedremo nei prossimi appuntamenti ndr) Pianello rappresenta, insieme alle distese di vigneti vocati alla produzione di apprezzati vini, l’immagine più bella della valle. Zona sempre più frequentata per ritrovare quel benessere necessario che rigenera corpo e mente, sfoggia un paesaggio dove antichi manieri e rustiche cascine si integrano in un quadro di ritrovata ruralità. Ogni centro toccato dalla Strada dei Mulini ha caratteristiche tali per rendere gradevole la visita, con la possibilità di soggiornare presso accoglienti strutture, dove il calore della più tipica conduzione familiare è l’ingrediente finale per un piacevole e distensivo week end. Andiamo ora a conoscere Pianello, le sue proposte di ristorazione e ospitalità ed entriamo nel castello tra i più belli della provincia piacentina: la Rocca d’Olgisio.
Pianello E’ il centro della media valle e sorge a 193 mt. di altitudine dove il Rio Chiarone confluisce nel Tidone. Il suo nucleo storico si colloca al di là di un ponte e si caratterizza per la rocca del ‘400, adibita oggi a sede comunale, affacciata sulla piazza con le sue antiche scuderie trasformate in portici. Una visita è da effettuare al Museo Archeologico della Val Tidone, situato nei sotterranei, che ricostruisce lungo le sue sale espositive, per mezzo di pannelli didattici e reperti, il passato della valle dall’epoca pre e protostorica a quella romanica fino al Medioevo. Le mura del castello, che per la gente di Pianello è “l’turon” (il torrione), sono costituite da ciottoli del fiume. La sua bella e ampia piazza è il ritrovo del paese e nella stagione estiva si riempe di sedie e tavolini per accogliere i numerosi visitatori e villeggianti. Dopo aver visitato la chiesa parrocchiale di S. Maurizio con facciata barocca del XVIII secolo, la visita si sposta nei dintorni dove a soli 4 chilometri si trova Arcello che custodisce i resti di un antico castello. Mentre salendo la dorsale che fa da confine tra la Val Tidone e la Val Chiarore, dopo pochi chilometri e una serie di svolte appare, alzando lo sguardo sulla cima di una rupe, la bella Rocca d’Olgisio (vedi box). Sullo sperone dove sorge la rocca si aprono grotte raggiungibili a piedi (consiglio un adeguato abbigliamento sportivo e scarponcini); queste cavità naturali sono state utilizzate dall’uomo fin dall’epoca preistorica quali abitazioni primordiali, come testimoniano diversi segni ancora ben visibili. In seguito ad un’opera di sterro sono portati in luce gradini scavati nella roccia, un altare sacrificale, una capanna e una grotta con simboli funerari; per andare alla scoperta di queste antiche tracce, lungo un percorso che scivola tra leggenda e supposizioni, è bene comunque affidarsi all’Associazione Gruppo Geo Paleontologico, sita in Largo Dal Verme, 63, che organizza la visita in alcuni periodi dell’anno o comunque può fornire dettagli ed informazioni in merito (nel prossimo appuntamento Vissi di Viaggio porterà in visita alle grotte ndr). Per chi ama le escursioni consiglio di non perdersi i sentieri lungo il Chiarone; di notevole interesse paesaggistico e naturalistico, l’itinerario si può percorrere sia a piedi che in mountain bike ed è caratterizzato da una ricca flora con varietà anche rare come il fico d’india nano e la quercia da sughero “crenata”. Per chi va a cavallo, i maneggi della zona organizzano meravigliose gite lungo gli antichi sentieri praticati prima dell’arrivo dei mezzi a motore (per info Associazione Turismo Equestre Val Tidone 347 4153595).
Museo Archeologico della Val Tidone Presso la Rocca di Pianello Apertura ogni domenica mattina dalle 10,00 alle 12,00; in estate anche nel pomeriggio dalle 16,00 alle 19,00.
La Rocca d’Olgisio Una delle più suggestive costruzioni castellane della provincia di cui si hanno notizie certe a partire dal 1073, anno in cui ne divennero proprietari i monaci San Savino che lo tennero fino al 1296. In seguito fu di proprietà di Uberto Campremoldo e di Alberto Della Rocca. Dopo diversi passaggi di proprietà e cruenti assalti, finita la signoria pontificia, la rocca nel 1378 passa in feudo al capitano Jacopo Dal Verme per volontà di Galeazzo Visconti, che lo detenne fino alla metà dell’800. Tra gli attacchi più violenti subiti dalla Rocca si ricorda quello avvenuto nel 1516 per opera delle truppe del re francese Luigi XII e di cui ancora oggi visibili le tracce de bombardamenti. Rappresenta uno tra i più suggestivi e antichi monumenti del piacentino. La collocazione dominante e l’imponenza della struttura racconta il rilievo storico di questo maniero. All’esterno numerose cavità naturali testimoniano avvenimenti sacri e leggendari. Oltrepassando due ingressi cinquecenteschi si giunge alla rocca dove, al suo interno, si colloca un pozzo profondo oltre 50 metri che pare fungesse da via di fuga durante gli assedi. Una scala a chiocciola porta alla cima del mastio dalla quale si domina l’intera vallata. All’interno si trovano accoglienti camere con servizio di bad & breakfast, nonché spazi adatti al ricevimento di cerimonie, congressi, rinfreschi...
Apertura da marzo a ottobre Orario: sabato e prefestivi visite ore 15,00 – 16,00; domenica e festivi visite ore 9,00/11,30 e 14,30/17,30; feriali su prenotazione. Visite guidate tel. 0523 998.045 fax 0523 998.075 www.roccadolgisio.com
Appuntamenti
Gli appuntamenti, soprattutto nel periodo estivo, vedono momenti di divertimento tra musica, buona cucina e tradizione. Gli eventi più significativi, tenuti in vita grazie all’opera costante della Pro loco, sono il Val Tidone Festival con spettacoli di musica, lirica e jazz, la Festa d’la Galeina grisa in programma il primo maggio, la grande Fiera d’Agosto l’ultimo mercoledì del mese, la Festa di San Maurizio la prima domenica dopo il 22 settembre.
da La Cronaca Roberto Rossi
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