Il Salento: appunti di geografia e storia

Il Salento: appunti di geografia e storia

un territorio che ha sempre favorito gli insediamenti umani

La penisola salentina, la parte estrema sud-orientale d'Italia, si identifica geograficamente nella denominazione "tacco d'Italia". E' una zona pianeggiante interrotta qua e là da cumuli sassosi, presenti principalmente nella parte estrema meridionale, dove prendono il nome di Serre Salentine. Diversamente, le coste, si presentano variate e in molte zone dirupano sul mare.
L'aspetto fisico del territorio salentino è suggestivo, nonostante la sua uniformità. Il clima, particolarmente mite durante il periodo estivo, è quanto di meglio si possa desiderare per trascorrere periodi di vacanza o per effettuare viaggi nei periodi primaverili e autunnali. Il Salento, anche per la sua conformazione geofisica, è percorso da una rete stradale comoda e scorrevole, che permette di effettuare lunghi itinerari in breve tempo, grazie ai numerosi tracciati e deviazioni che dall'interno portano al mare e viceversa, o che attraversano la penisola in pochi chilometri di percorrenza. Il territorio non presenta pendenze notevoli, la massima elevazione non arriva infatti ai 200 metri sul livello del mare.
Il Salento, per la sua fortunata posizione geografica, è stato fin dalla preistoria aperto ai contatti con le più antiche civiltà mediterranee. Le zone pianeggianti e l'idrografia, povera in superficie ma ricca nel sottosuolo, hanno sempre favorito gli insediamenti umani.
Anticamente, in seguito all'età del bronzo e alle successive vicende relative alla nascita dei primi nuclei abitativi nella zona, nel 1200 a.C., in occasione del crollo della potenza micenea, i contatti tra il mondo egeo ed il Salento diminuirono fino a scomparire del tutto nel X secolo a.C..
Il successivo arrivo degli japigi e degli illiri, giunti dall'altra sponda adriatica, portò la loro lingua e la loro cultura; si passò così da un' economia pastorale ad un'economia agricola. La rozza ceramica di impasto lavorata fmo ad allora, cedette il passo al vasellame lavorato al tornio e dipinto; tale ceramica è chiamata protogeometrica japigia ed è la più antica dipinta in Italia dopo quella neolitica.
L'antica vocazione umanistica del capoluogo salentino, che l'ha sempre contraddistinto rispetto alle altre città pugliesi, ha trovato conferma anche nel novecento. Numerosi sono infatti gli scrittori e gli artisti, affermatisi anche a livello nazionale, ai quali il Salento ha dato i natali.

da Guida al Salento 1993 - Itinerari Editore

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