16 agosto a Torrepaduli di Ruffano
La leggenda sull’origine del culto locale del santo parlano di un suo passaggio e di una sua sosta in una grotta. La festa ha una parte religiosa, che prevede il trasporto processionale della statua di San Rocco nella sera della vigilia. Segue un pernottamento all’aperto nei pressi della chiesa, durante il quale due persone per volta improvvisano, al suono di tamburelli, la danza della “scherma”. Si tratta di un combattimento simulato, il cui nome locale, “pizzica taranta”, ha fatto ipotizzare un collegamento simbolico con il tarantismo: la danza, quindi, rappresenterebbe la lotta tra l’uomo e il mitico ragno.
da www.provincia.ba.it
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