S. Maria del Canneto, S. Teresa, Basilica Cattedrale e altre
Chiesa di S. Maria del Canneto Fronte con ampio pronao d'ingresso. Interno realizzato seguendo l'impianto della Basilica cattedrale di cui sembra essere un modello in scala. Controsoffitto ligneo a lacunari (1707). Statua di S. Nicola di Bari del sec. XVI. Dipinti su tela di scuola locale tra cui una S. Cristina del XVII secolo.
Basilica Cattedrale (1630-1696) Basilica minore dedicata a Sant'Agata Patrona della Diocesi. Fronte barocco in carparo locale. Interno a tre navate scandite da un colonnato pure in carparo. Fastosi decori in marmo e in legno. Pregevoli dipinti dei pittori locali Catalano (quadro di S.M. delle Grazie) e Coppola (quadri delle Anime, dei Magi, di S. Francesco di Paola, dell'Assunta, di S. Oronzo e nel Presbiterio di S. Agata e di S. Giorgio). Alla scuola napoletana di L. Giordano rimandano le opere di Nicola e Carlo Malinconico (ciclo della vita e del martirio di S. Agata, Cristo che caccia i profanatori dal tempio, S. Sebastiano). Altare maggiore in marmo del Fanzago (sec. XVII) e coro ligneo opera dell' artista Giorgio Aver (XVIII sec.).
Chiesa di S. Teresa Chiesa conventuale delle Teresiane scalze con all'interno retabli di altare barocchi intagliati nella tenera pietra leccese e colonne a torciglione. Sepolcro del Vescovo spagnolo Perez De La Lastra, fondatore del Monastero e Chiesa (1690).
Chiesa di S.M. della Purità Oratorio confraternale dei "Bastagi" - scaricatori di porto. Fronte istoriato con formelle maiolicate del XIX secolo. Interno completamente ricoperto di dipinti su tela attribuiti al Letizia e al murese Liborio Riccio (1721-1777). Sull'altare maggiore quadro della titolare di L. Giordano. Interessanti gli stalli lignei a decorazione policroma del XVIII sec.. Pavimento maiolicato del XVIII sec.. Notevole la statuaria in cartapesta (S. Cristina del De Lucrezi, Cristo morto e Madonna Desolata) ed in legno (Madonna della Purità e Madonna del Canneto, sec. XVIII).
Chiesa di S. Francesco Ex chiesa conventuale francescana. All'interno il cappellone degli spagnoli col "Malladrone" ricordato dal D'Annunzio come "l'orrida bellezza". Sull'altare maggiore dipinto di bottega del Pordenone. Notevole il presepe litico attribuito a Stefano da Putignano (fine sec. XVI).
Chiesa del Rosario Ex chiesa conventuale dei Domenicani ora Oratorio confraternale. Fronte barocco (1700 ca.) realizzato dalle maestranze locali del Margoleo. Interno a navata unica con stupenda volta a padiglione. Dipinti del pittore gallipolino Catalano e del napoletano Luca Giordano.
Chiesa di S. Angelo Ex Oratorio confraternale dei nobili patrizi (1613) collocato sulle volte della terranea cappella aragonese di S. Angelo (XV sec.). Scenografica scalinata del 1790 in carparo locale. Sede attualmente della sala di lettura della Biblioteca comunale.
da Guida al Salento 1993 - Itinerari Editore
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