con castello Gallone, castello di Caprarica, palazzo Caputo e tant'altro
c.a.p. 73039 dist.: da Lecce km. 56 da Roma km. 663 da Milano km. 1080 da Bari km. 206 da Brindisi km. 95 da Taranto km. 129 da Gallipoli km. 45
Sorta dalla unificazione di tre casali attorno ad un comune centro di difesa nel secolo XIII, Tricase fu feudo di vari signori, ultimi dei quali furono i Gallone. Nel corso dei secoli partecipò a tutte le vicende storiche del Salento, dalle invasioni turche alle alterne vicende del predominio straniero. Oggi attivo centro salentino, capoluogo dell' omonimo collegio senatoriale, sede di pretura, di distretto scolastico e di D.S.L., è situato su un'altura posta tra la Serra del Cianci e la Serra del Mito. Il centro, accoglie testimonianze storiche, quali il castello Gallone, che si affaccia su piazza Pisanelli, oggi sede del Municipio; consta di tre elementi principali, la torre grande, il torrione e il palazzo vero e proprio costruito nel 1661. La Porta Terra, apre l'accesso all'antico nucleo abitato. In via G. Torna, il palazzo Caputo mostra l'artistica facciata e il caratteristico balcone. Rivestono notevole valore artistico: il castello di Tutino, del 1580, il castello di Caprarica, del 1524, il castello di Depressa, 1548, il castello di Lucugnano, la chiesa della Natività di Maria, la chiesa di S. Domenico, la chiesa di S. Angelo, la chiesa di S. Antonio.
Numerosi sono i monumenti commemorativi: il monumento a G. Pisanelli, il monumento ai Caduti, al cardinale Panico, al marinaio in Marina Serra, a G. Corni. Dal punto di vista economico-commerciale, Tricase è una cittadina con popolazione prevalentemente dedita all'agricoltura, ma è anche un notevole centro commerciale e artigianale con ottime prospettive per lo sviluppo turistico. La crescente espansione edilizia ha collegato il capoluogo comunale con le frazioni di S. Eufemia, Tutino e Caprarica; inoltre la rete ferroviaria del sud-est e la strada statale 275 permettono i collegamenti con il capoluogo di provincia e con altri centri salentini.
da Guida al Salento 1993 - Itinerari Editore
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