Torre Lapillo e S. Isidoro le sue marine
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Porto Cesàreo, con le vicine marine di Torre Lapillo e di S. Isidoro, fino a ieri soltanto borgate di pescatori, è oggi una interessante località balneare, dotata di ottime attrezzature per il soggiorno alberghiero e residenziale. La storia di questa località, che prende il nome dalla cinquecentesca Torre Cesàrea, attorno alla quale in passato si svolgeva la vita dei pescatori, è abbastanza recente. Anticamente subì l'influenza greca, come dimostrano le ceramiche micenee, ma fu ancor prima città messapica, dove, molto probabilmente, sorgeva un insediamento per la produzione di porpora. Inoltre su tutti i fondali della costa, non è raro imbattersi in reperti archeologici preziosissimi, come anfore, recipienti in terracotta e a soli 8 metri di profondità si scoprono sette colonne, probabilmente di età romana, adagiate sul relitto dell'imbarcazione che le trasportava. E ancora si possono ammirare i resti di un villaggio preistorico sulla Penisola della Strea. Porto Cesàreo ricade in parte nel territorio dell' Arneo, un tempo paludoso e malarico, la cui bonifica fu iniziata nel 1929-30. Grazie a questa operazione e alla distribuzione delle terre, l'incremento demografico fu rapido e costante e, nel 1974, la località diviene comune autonomo, cessando di essere frazione di Nardò.
da Guida al Salento 1993 - Itinerari Editore
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