appuntamento il 6 agosto
All'origine della devozione sarebbe il rinvenimento, in circostanze fuori dell'ordinario, di un quadro del santo, protettore degli epilettci. Il dipinto si conserva in una cappella, centro del culto festivo, dove, infatti, viene trasferita, in occasione della festa, una statua del santo normalmente posta nella parrocchiale. Alla processione diurna ne segue un'altra, la sera, detta intorciata per le candele accese recate dei fedeli. I malati partecipano alle varie fasi della festa, stazionando anche la notte presso la cappella e compiendovi atto rituali rituali, come acquistare nastri colorati e, soprattutto, toccare il simulacro con un fazzoletto, fatto poi passare sul viso o sul capo.
da www.provincia.le.it
|