breve storia e le opere
L'elezione a Pontefice del cardinale Lorenzo Corsini col nome di Clemente XII (1730-40) spinse la famiglia papale a trasferirsi da Firenze a Roma e ad acquistare il cinquecentesco palazzo Riario di via della Lungara, di fronte alla villa della Farnesina, che era stato nel secolo precedente la residenza della regina Cristina di Svezia. I Corsini però non si accontentarono di abitare nelle strutture esistenti, ma chiamarono l'architetto fiorentino Ferdinando Fuga che ristrutturò la parte cinquecentesca e la uniformò agli imponenti ampliamenti cui sottopose il Palazzo.
Le collezioni di opere d'arte della famiglia Corsini si erano venute formando nel corso del seicento con il cardinale Neri Corsini, a cui si aggiunsero materiali provenienti dal ramo della famiglia che si era stabilito precedentemente a Roma, acquisiti diretti del papa Clemente XII quando era ancora cardinale, e dal nipote, insieme ai numerosi doni che la famiglia ricevette in seguito alla preminente posizione sociale acquisita col nuovo status. Nel 1883 il palazzo fu venduto allo stato e le collezioni donate allo stesso. Solo recentemente è stato possibile ricostruire la Galleria Corsini come entità autonoma, riunendo gran parte dei materiali originali nella sua sede storica. La Galleria presenta dipinti dal XIV al XVIII secolo, con prevalenza di autori sei settecenteschi, sculture antiche e moderne (queste ultime per lo più provenienti dalla collezione Torlonia), bronzetti e mobili del settecento. Ben rappresentate sono le scuole romana, napoletana e bolognese soprattutto del seicento, con nuclei importanti di bamboccianti e paesaggisti.
Le opere
Michelangelo Merisi detto Caravaggio San Giovanni Battista (1606) L'attribuzione al Caravaggio da parte del Longhi risale al 1927. La soluzione cromatica rivela l'interesse dell'artista per le ricerche plastico-chiaroscurali dei primi anni del Seicento.
Pieter Paul Rubens San Sebastiano curato dagli angeli (1602-03) Comprato direttamente a Bruxelles dal cardinale Neri Corsini, il quadro è databile ai primi anni del soggiorno romano del famoso artista fiammingo, che rivestì un ruolo di primo piano nel panorama dell'arte barocca europea. Le linee sinuose e marcate delle figure fanno pensare agli studi che l'artista eseguì direttamente da Michelangelo e dal manierismo fiammingo.
Jusepe de Ribera Venere scopre il corpo di Adone (1637) Uno dei capolavori del pittore spagnolo, noto per la sua pittura "tenebrosa", in cui il momento drammatico della "favola" viene rappresentato con una composizione e uno stile rigorosamente armonici.
Beato Angelico Pentecoste, Giudizio Universale, Ascensione Una delle rare opere dei cosiddetti primitivi presenti nella collezione Corsini dal 1740. Stilisticamente vicina agli affreschi del duomo di Orvieto (cappella di San Brizio, del 1447) rivela l'attenzione del maestro per la nuova cultura prospettica e umanistica, rifiutando però la lezione masaccesca a favore di una esaltazione della bellezza ideale attraverso un disegno minuto e analitico e un colore terso e luminoso.
via Parione tel. 055 212880 ingresso: Visitabile su appuntamento telefonico
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