visita al Foro Romano
Breve nota: posizionato su un terreno di origine paludosa ma in seguito prosciugato, e situato fra il Palatino e il Campidoglio (due dei sette colli di Roma), il Foro Romano vide le sue prime costruzioni intorno al VII sec. a.C. quando venne dato l'avvio all'edificazione di edifici adibiti alla vita politica, giudiziaria, religiosa, commerciale e soprattutto sociale della città. Il recupero e restauro degli antichi edifici è stato avviato dal XVIII sec. e fino ad oggi continuano ad emergere nuovi reperti e resti di antiche costruzioni.
Antiquarium Forense
Situato nei pressi dell'Arco di Tito, l'Antiquarium Forense venne realizzato in alcuni ambienti vicini al chiostro di S. Maria Nova (oggi conosciuta come S. Francesca Romana) sorta nell'Area del Tempio di Venere e Roma. La maggior parte dei reperti è situata nell'area dell'Antiquarium non ancora aperta al pubblico. La parte visitabile* al momento è il piano terra. All'ingresso è visibile la statua in marmo di Esculapio con fanciullo nell'atto di sacrificare il gallo (II sec. d.C, Lacus Iuturnae). Dal chiostro (dove sono situati frammenti di decorazioni, di statue e di colonne) si passa alla Sala I dove è situato il plastico del sepolcreto arcaico. Nella vetrina presente nella sala ci sono reperti provenienti dalle tombe 1-4. L'esposizione dei materiali nelle vetrine presenta per ogni tomba il dolio sul ripiano inferiore, il cinerario sul ripiano mediano e i vasi del corredo su quello superiore; al di sopra di ogni tomba c'è il disegno che riproduce le posizioni dei resti ritrovati.
Nella sala II sono situati i reperti rinvenuti nelle tombe infantili del sepolcreto arcaico (VIII-VII sec. a.C.). Nella sala III sono presenti i resti dei materiali ritrovati nell'area del Tempio di Vesta e in particolare da due pozzi scavati nel 1950. Nell'ultima stanza visitabile (Sala IV) sono presenti i reperti relativi alle fasi più antiche degli edifici scavati nel Foro. Da segnalare i frammenti di terrecotte e di tegole provenienti dalle stratigrafie del Comizio e il corredo (databile al secondo quarto del VII sec. a.C). rinvenuto nei Doliola. Al centro della stanza, nella vetrina sono situati i reperti provenienti dalla Via Sacra e dai pozzi repubblicani.
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