accompagnata da un’antica leggenda
Ad un chilometro dalla chiesa di Santa Maria di Loreto, percorrendo via Panareo, sorge una chiesetta, un tempo più ampia e probabilmente a tre navate, dedicata alla Madonna della Misericordia. Un’antica leggenda, peraltro riferita da fonti scritte, dice che, nel 1579, l’immagine sacra di un antico luogo sacro dedicato alla Madonna degli Ulivi fu oggetto di un sacrilegio: un giovane che perse al gioco le lanciò contro un oggetto; l’immagine sanguinò ed il sacrilego rimase paralizzato. Ed il nome di Madonna degli Ulivi fu mutato in quello di Madonna della Vendetta e, dopo un anno, fu l’arcivescovo di Brindisi, Figueroa, a mutarlo in quello di Madonna della Misericordia.
All’interno della chiesetta, di grande interesse è il bassorilievo raffigurante l’arme dei Castriota-Musachi e quello stemma si è ipotizzato possa essere un elemento del sepolcro costruito per Giovanni Castriota figlio di Giorgio morto a Mesagne nel 1514. Ma quello non è l’unico bassorilievo conservato nella chiesetta. Molto interessante è anche - accanto ad altri - lo stemma della città di Mesagne, un albero di palma posto tra due spighe di grano, in uno scudo arrotondato: un insieme di elementi cristiani e pagani, che indicherebbero la benedizione religiosa della prosperità civile ed economica della comunità.
da www.comune.mesagne.br.it
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