ristrutturata nel '500 su progetto di Bernardo Buontalenti
L'origine della chiesa e del convento di S. Egidio non è nota ma le tracce più antiche rimaste ci fanno pensare ad uno dei tanti complessi romanici extra urbani. Dal 1312 l'edificio fa parte dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, fondato nel 1285 da Folco Portinari. Da quel momento in poi la chiesa ha visto la sua sorte legato a quella dei più famoso nosocomio fiorentino. S. Egidio subì una prima ristrutturazione intorno al 1420 sotto lo spedalingo Benedetto da Montebello. La chiesa venne ampliata e l'interno ebbe una nuova decorazione pittorica. Del S. Egidio quattrocentesco, documentato da un affresco di Bicci di Lorenzo (1373- 1452) con la consacrazione di S. Egidio, oggi all'interno dell'ospedale, non rimangono che poche tracce. É andato purtroppo perso il pregevole ciclo di affreschi che ornava l'interno della chiesa a cui lavorarono artisti come Alessio Baldovinetti (1425-1499), Andrea dei Castagno (1423-1457) e Domenico Veneziano (1400- 1457). Sull'altar maggiore venne inizialmente posta l'Adorazione dei Magi di Lorenzo Monaco, sostituita poi dal trittico di Portinari con l'Adorazione dei Magi di Ugo Van der Goes (1440-1482) oggi alla Galleria degli Uffizi. L'aspetto attuale della chiesa è frutto di una ristrutturazione cinquecentesca, attribuita ad un progetto di Bernardo Buontalenti (1528-1608) ed eseguita da Giulio Parigi nel 1611. Gli affreschi quattrocenteschi che decoravano le pareti vennero coperti da quattro altari classici in pietra serena (due per parte). Allo stesso periodo appartiene la scalci davanti all'altar maggiore che in parte si deve al Buontalenti. Più tarda è la balaustra barocca che si lega stilisticamente con l'altare in commesso di pietre dure, opera di G. B. Balatri su disegno di S. Pieratti (attivo nel sec. XVII). Di fronte alla scalinata lastre tombali della famiglia Portinari. La chiesa presenta una sola navata; appoggiati alle pareti quattro altari in pietra serena. La decorazione pittorica del soffitto è frutto della collaborazione fra Giuseppe Tonelli che si occupò delle architetture e di Matteo Bonechi che aggiunse le figure. (Prima metà dei sec. XVIII). Significativa è la balaustra barocca ad opera di G. B. Balatri.
Via Sant’Egidio tel. 055 289893 ingresso: ore 8.00 - 12.00, 16.00 - 18.00 biglietto: Ingresso gratuito
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