tra i più noti edifici religiosi della città
La chiesa, dell'ordine domenicano, sorge sul posto di un oratorio del sec. X. Il complesso attuale fu iniziato nel 1246 dai frati domenicani Sisto e Ristoro, ma solo nel 1360 fu compiuto nelle parti essenziali con il campanile e la sagrestia, opera di Fra Jacopo Talenti da Nipozzano. La celebre facciata iniziata nel '300, fu ripresa nel 1456-70 da Leon Battista Alberti su commissione del mercante Giovanni Rucellai. In questo capolavoro rinascimentale, l'Alberti si è richiamato ad elementi presenti nelle antiche chiese romaniche fiorentine, come il rivestimento marmoreo bicolore e le arcate cieche. Geniale innovazione sono invece i due raccordi laterali racchiudenti grandi dischi intarsiati. I due strumenti astronomici alle estremità della facciata (gnomone a sinistra e sfera armillare a destra) sono stati aggiunti nel 1572 dall'astronomo di Cosimo I de' Medici. L'interno è a croce latina, diviso in tre navate da pilastri polistili sostenenti archi e volte ogivali a crociera.
Sono presenti numerose opere d'arte. Nella terza campata della navata sinistra, Trinità, Maria e Committenti, celebre affresco di Masaccio databile intorno al 1427; un Crocifisso del Brunelleschi nella Cappella Gondi, unica scultura il legno rimastaci dell'artista; sulla parete d'ingresso, il Crocifisso su tavola opera giovanile di Giotto; sulle pareti dell'abside, un ciclo di affreschi di Domenico Ghirlandaio rappresentanti Storie di Maria e del Battista, realizzati dall'artista fra il 1485 ed il 1490 con l'aiuto, fra gli altri, del giovane Michelangelo. Gli affreschi della cappella di Filippo Strozzi, con i Santi e scene dal Vecchio Testamento, sono di Filippino Lippi, mentre quelli nella cappella della famiglia Strozzi sono di Nardo di Cione. Dal portale barocco a sinistra della facciata, si accede ai Chiostri di Santa Maria Novella. Il trecentesco Chiostro Verde accoglie affreschi di Paolo Uccello. Sul lato settentrionale del chiostro si apre il Cappellone degli Spagnoli, antica sala capitolare del convento costruita da Jacopo Talenti dopo il 1350 e destinata dalla duchessa Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo I, alle funzioni religiose degli spagnoli al suo seguito. La sala interna fu affrescata da Andrea di Buonaiuto e collaboratori fra il 1367 ed il 1369. Il ciclo di affreschi ha per tema l'esaltazione dell'ordine domenicano nella lotta contro l'eresia per la salvezza dei Cristiani. Dietro il cappellone degli Spagnoli si trova il Chiostrino dei Morti con affreschi del trecento.
Piazza S. Maria Novella tel. 055 215918 ingresso: dal lunedì al giovedi ore 9.30 - 17.00, venerdì, domenica e festivi ore 13.00 - 17.00 biglietto: 2,50 €
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