Chiesa di San Felice

Chiesa di San Felice

Nel sec. XIII assunse importanza artistica, economica e sociale

La chiesa è dedicata a S. Felice prete e martire di Nola morto nel 266. È opinione di molti studiosi che essa sia anteriore al 1000; infatti già nel secolo XI troviamo indicazioni su di essa in vari documenti dai quali apprendiamo della donazione delle rendite di «S. Felicis iuxta flumen» al monastero di S. Pier Maggiore: ciò indica anche che il territorio dove essa sorgeva era rigoglioso e prospero. Nel secolo XIII la pieve divenne canonica e la sua importanza non fu più solo religiosa, ma anche artistica, economica e sociale; importanza sottolineata dalla presenza nella comunità di famiglie ricche e potenti, basti ricordare i Canigiani tra i cui illustri personaggi vi fu anche Eletta, madre di Francesco Petrarca. La chiesa ha subito nei secoli vari restauri: alcuni hanno portato migliorie, altri ne hanno sovvertito lo stile ed alterato l'equilibrio. Il periodo che vede il restauro più imponente e distruttivo, su disegno di Giovanni Rivani, va dal 1790 al 1796: la primitiva struttura fu nascosta da pesanti decorazioni, la navata mediana rialzata, le antiche colonne imprigionate in pilastri. A questo intervento ne seguirono altri finché l'ultimo restauro dei 1966, sotto la direzione dell'arch. Morozzi, ha ridonato alla chiesa gran parte della sua primitiva bellezza. La facciata è in pietraforte, pietra reperibile sul posto (secondo alcuni geologi un filone di pietraforte parte proprio dal luogo in cui è situata la chiesa per arrivare al giardino di Boboli e sarebbe stato utilizzato anche per la costruzione di palazzo Pitti). La facciata, lineare, evidenze un corpo centrale e due spioventi laterali ad indicare le tre navate che compongono la chiesa. Su di essa si aprono tre porte: sopra la porta principale una lunetta romanica semicircolare reca al centro un rosone intarsiato: questo è ciò che rimane dei rivestimento in marmi bianchi e verdi per alcuni riferibile al secolo XII. Una semplice bifora sovrasta la lunetta. La torre campanaria ha struttura antica, ma l'attuale altezza risale al secolo scorso. Ai lati della facciata si osservano la canonica a destra e la compagnia dei SS. Sacramento a sinistra, adiacente alla quale vi è un piccolo cimitero, costruito nel 1800, nel quale risposano personalità illustri: pittori, astronomi, scrittori; per tutti basti ricordare Eugenio Montale. L'interno è a tre navate separate da tre pilastri in pietraforte che reggono quattro archi in laterizio per ogni lato. I capitelli sono in arenaria, posti su pilastri circolari e hanno rosette, foglie e volute stilizzate. In alto otto finestre danno luce all'ambiente. Nella controfacciata, sopra la porta principale, una cantoria che poggia su due colonne, contiene un organo dal 1700 a dieci registri della famiglia Tronci di Pistoia; nel presbiterio si trova un coro in legno intagliato dei XVIII secolo; l'altare maggiore in marmi policrorni è del 1738.

Piazza S. Felice
tel. 055 221706
ingresso: ore 8.00 - 12.00, 16.00 - 18.00
biglietto: Ingresso gratuito

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