storia e confini del nuovo territorio provinciale
Prima dell'entrata in vigore della legge regionale n° 9 del 2001, diventata operativa nel maggio 2005, la provincia di Cagliari vantava un'estensione di circa 6.900 kmq. rappresentando la più popolata dell'isola. Racchiudeva sei aree: il Cagliaritano con il capoluogo regionale e Quartu Sant'Elena, il Campidano, la Marmilla con Barumini, la Giara di Gesturi e Villanovaforru, l'Iglesiente con Iglesias, Fluminimaggiore, Buggerru, Arbus e Villacidro, il Sulcis con Carbonia, Sant'Antioco, Carloforte e la Costa del Sud con Teulada, Domus de Maria e Pula, il Serrabus con Muravera, la Costa Rei, Castiadas e Villasimius. Con l'entrata in vigore della nuova sopracitata legge la Sardegna ha raddoppiato il numero delle proprie province, da 4 a 8, e due di queste nuove, il Medio Campidano e Carbonia Iglesias sorgono nel territorio dell'ex provincia di Cagliari, pressochè dimezzando l'originaria estensione di ques'ultima. Cagliari rimane tuttavia il centro economico più importante e il principale porto isolano, affacciandosi nella parte più interna del Golfo degli Angeli. Fondata dai Fenici nel VI sec. a .C., divenne sotto i Cartaginesi un importante centro marittimo. Occupata successivamente dai Romani (Karalis) ebbe il suo castrum nel quartiere di Marina sviluppandosi nella piana tra le alture e il mare. Attualmente la città antica è compresa tra il porto e le viuzze del quartiere Marina, col quartiere Stampace a ovest e il quartiere Villanova sul lato opposto, tutti dominati dalle torri del Castello, cuore del centro e risalente all'epoca pisana. Vicino a via Roma, si trovano il palazzo Comunale e la parrocchiale di S. Eulalia; nel quartiere Stampace, si situano le chiese di S. Anna e di S. Michele. A Villanova si trovano piazza Costituzione, il bastione St. Remy, le chiese di S. Domenico e S. Giacomo. La zona del Castello ospita alcuni dei più importanti monumenti, tra cui la Torre dell'Elefante (1307) e la Torre di S. Pancrazio (1305), tra le più significative della produzione medioevale, la chiesa della Purissima in stile gotico-catalano, l'ex Palazzo Reale, sulla piazza Palazzo, e la Cattedrale di S. Maria del 1200. Altre interessanti tappe sono Villa di Tigellio (I sec. d.C.), la tomba romana di grotta della Vipera, l'anfiteatro romano del II sec. d.C., la chiesa di S. Saturno, paleocristiana e romanica, di valore nazionale, il Santuario e la Basilica di Bonaria, rispettivamente costruiti, il primo, nel 1326 in stile gotico catalano, e il secondo nel XVIII sec. rappressentando la chiesa più grande della Sardegna. Seguendo viale Diaz, a circa 5 km., si giunge al Poetto, la spiaggia di Cagliari, che si estende per circa una decina di km. nell'insenatura del golfo di Quartu, sormontata dal promontorio di Sella del Diavolo. Alle sue spalle del Poetto si trova lo stagno di Molentàrgius, abitata da fenicotteri, falchi, garzette, avocette. Il Forte di S. Ignazio, costruito sul capo Sant'Elia, divide il golfo degli Angeli dal golfo di Quartu, voluto dai piemontesi per controllare la rada della città. A ovest della città, a circa 10 km., si estende invece la Laguna di S. Gilla, area palustre di interesse paesaggistico e naturalistico. Dirigendosi verso nord-ovest, a una ventina di km., si giunge al centro di San Sperate, noto per i suoi murales che decorano gli edifici e che lo ha reso
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