località turistica e centro ricco di storia e cultura
L’odierna Frassinoro è formata dall’unione di due antiche borgate Casa Giannasi e Frassinoro, dove sorsero i primi agglomerati di case. Il nome Frassinoro è legato ad una leggenda a sfondo religioso la tradizione fa risalire all’VIII sec la prima chiesa del luogo, eretta dove i fedeli veneravano un’immagine della Vergine appesa ad un frassino e che si dice emanasse raggi dorati da qui ‘frassino d’oro’ e, conseguentemente, Frassinoro. Il paese ha sempre vissuto all’ombra dell’abbazia dei Benedettini del 1071, della quale ha condiviso le vicende storiche. Originariamente a Fonterosso si trovava un rifugio per viandanti posto al valico tra Toscana ed Emilia qui sostò anche Margravia Beatrice di Canossa, madre di Matilde, che, forse per una grazia ricevuta, il 29 agosto 1071 donò 12 corti a questo umile ospizio. Su questa donazione sorse la Badia, che venne affrancata poi a San Benedetto Po. L’abbazia fu centro religioso e culturale di grande importanza Nel 1429 Niccolò III d’Este la fece dIstruggere e cacciò i monaci Oggi, presso la chiesa parrocchiale, si conservano alcuni resti della gloriosa Badia. Frassinoro, centro ricco di storia e cultura, è una piacevole località turistica che offre escursioni e molte attrezzature per chi ama gli sport estivi (calcio, bocce, tennis) e invernali, poi che Frassinoro è dotato di un centro regionale per lo sci di fondo, mentre nella vicina frazione di Piandelagotti si trova, oltre alle piste di sci di fondo, un centro per lo sci alpino.
Tra le escursioni quelle ai Prati di S. Geminiano (1430 m), a San Pellegrino in Alpe (1524 m.), ove vi è un santuario e a Fontanaluccia con il Museo della Civiltà contadina.
Manifestazioni Ogni tre anni, la notte del Venerdì Santo, si svolge la singolare "Via Crucis vivente", che coinvolge tutto il paese.
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