un antico sito forato da numerose grotte e colombari a Piantorena
Il paese attuale è la concretezza moderna di lontane vicende storiche che vengono perpetuate nel nome. Quando nel 1172 Viterbo distrusse l'antica città di Ferento, molti abitanti, costretti a lasciare le loro case, si ritrovarono in questo luogo vivendo per secoli in grotte divenute abitazioni. Ancor oggi, ai limiti della cittadina, se ne possono vedere alcune del tutto abbandonate o usate per necessità agricole. Le remote origini dell'insediamento umano del territorio sono rivelate da tombe etrusche tra le quali importante quella a cinque camere e dipinta di Pranzovico. Si riallaccia a queste antiche origini anche la festa campestre annuale del SS. Salvatore (1° maggio) a Piantorena, antico sito forato da numerose grotte e colombari e dominato da una snella torre medievale.
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