Visita a Merano

Visita a Merano

passeggiata nel centro storico

Ai miei lettori un bentrovati e un augurio di un buon inverno, visto che pare finalmente arrivato. Ed è arrivata la neve, tanto agognata e toccasana per l’ambiente e per gli operatori del turismo di montagna. Per questo motivo con Vissi di Viaggio cominciamo ad esplorare quei luoghi che beneficiano per primi dell’attuale situazione climatica, conferendo loro un aspetto particolarmente piacevole ed una veste più consona. Ma direi di avvicinarci alle vette per gradi, con quel rispetto e quella pacata confidenza che si deve usare ogni volta quando ci si relaziona alla montagna. Per cui, prima di arrivare sulle località di particolare vocazione sciistica - che visiteremo nei prossimi appuntamenti - propongo una tappa in uno dei centri più belli del nostro arco alpino, nel mezzo di uno dei territori caratterizzato da una storica naturale ospitalità: parlo dell’Alto Adige e di Merano. La sua particolare posizione geografica favorisce un clima tipicamente mediterraneo, garantendo lunga e sana vita alle numerosissime piante di origine esotica, che conferiscono alla località un aspetto singolare ed originale. Non per nulla Merano è detta il “balcone fiorito d’Europa”. Collocata a 324 metri sul livello del mare, all’incrocio tra la Val Venosta, la Val Passiria e la Val d’Adige, Merano è soprattutto nota e molto frequentata in qualità di stazione climatica e termale, con una storia lunga quasi due secoli. Questa tradizione di luogo di cura e stazione turistica ebbe inizio, infatti, a partire dalla metà dell’’800, e si sviluppò grazie agli effetti benefici del suo clima salubre e alle cure praticate dell’uva e del latte. Merano viene menzionata nel 857 come "Mairan", dal prelatino "mara" = mucchio di sassi, tradotto poi in tedesco col termine "Steinach", riferendosi proprio ai ciottoli e detriti che portava il torrente Passirio. Merano è anche un piccolo gioiello di architettura che si offre, con eleganza e discrezione, lungo le vie del suo centro storico, dove si alternano belle vetrine, incorniciate da palazzi sempre perfettamente curati e tirati a lucido. Il suo territorio comunale, fuori dal centro abitato, è inoltre ricco di numerose testimonianze di storia, tra castelli, manieri, torri, rovine ed antiche dimore gentilizie. Il paesaggio è pulito, ordinato, verde… o bianco come in questo periodo, cosparso di paesini e masi isolati, perfettamente integrati nella natura.

Il centro storico di Merano
Comprende il tratto dei Portici che collega piazza del Grano a piazza Duomo, il quartiere Steinach, via da Vinci, via delle Corse e le tre porte della città, ancora oggi conservate. Il centro odierno (gran parte zona pedonale) è formato da Corso Libertà, piazza Teatro e della Rena, il ponte della Posta e ponte Teatro. L'antico insediamento romano "Castrum Majense", si trovava presumibilmente nell'attuale quartiere residenziale di Maia Alta dove, anche in un passato recente, sono stati rinvenuti resti risalenti all'epoca romana.

La via dei Portici
Venne costruita nel 1200 per volere del conte del Tirolo, Mainardo II. Lunga circa 400 metri, si estende da piazza Duomo a piazza del Grano, è ad arco ribassato e sorretto da colonne in pietra. Le facciate risalgono ad epoche diverse, arricchite dal tipico sporto (Erker). All'interno si nota la tipica disposizione degli edifici con scale, cortili e lucernari variamenti articolati. Da sempre la via si distingue tra i "Portici del fiume" (Wasserlauben), verso le acque del Passirio, e "Portici della montagna" (Berglauben), verso Monte Benedetto. In passato i portici non erano interrotti da via Cassa di Risparmio, ed erano i più lunghi del Tirolo. Per ragioni di viabilità, nel 1913 fu deciso di interrompere il tratto a metà percorso, e presero così corpo anche i portici "inferiori" e "superiori". Già nel Medio Evo tale importante via costituiva il centro della vita commerciale tirolese. Nell'edificio dell'attuale libreria Poetzelberger, alla fine dei Portici superiori, nel XIII e XIV secolo, si trovava la zecca, motore del commercio della contea del Tirolo. Ancora ai giorni nostri la via dei Portici costituisce la via commerciale principale di Merano.

Piazza del Grano
Situata nella parte inferiore della via dei Portici, fungeva un tempo da piazza del mercato. Ora ha sede qui il palazzo del Tribunale con il carcere, la questura e, di fronte, il palazzo della Banca Popolare di Merano, che fino al 1782 era la sede del convento delle Clarisse.

Il quartiere Steinach
Tra il Duomo, la porta Passiria e la riva destra del torrente Passirio, si trova questo rione che costituiva il centro di Merano ai tempi dei conti del Tirolo (via Haller, vicolo Passiria e piazza Steinach). Nel XIII secolo ebbe inizio qui la costruzione della città. Alcuni edifici e palazzi tuttora conservati ricordano il carattere originario della città, in particolare l'allora Ristorante Klause - tuttora esistente - vicino a porta Passiria. Il ponte Romano, costruito nel XVII secolo al posto di un ponte di legno, collega il rione Steinach e la parte vecchia della città con la passeggiata Gilf e il quartiere di Maia Alta. E’ questo il più antico ponte che attraversa il Passirio.

Piazza Teatro
Già in passato in questa piazza si concentrava la maggior parte del traffico cittadino. Fino al 1881 nell'attuale piazza sorgeva la quarta porta della città, la porta d'Ultimo. Da allora la piazza ha subito diversi cambiamenti discostandosi molto dalla sua immagine originaria.

Via delle Corse
È una delle tipiche vie commerciali meranesi dalla quale si accede al centro. Le costruzioni medioevali, con le loro facciate e sporti, meritano di essere ammirate. La via prende il nome dalle corse dei cavalli e tornei che qui si svolgevano.

Piazza della Rena
Il suo nome è dovuto alla sabbia che il Passirio, formando un'ansa, depositava tra la porta Bolzano e la sua riva. Qui si trova uno degli ex alberghi più antichi di Merano: l’ Esplanade, un tempo hotel Arciduca Giovanni. Fino al 1913 in alcune stanze del palazzo si trovava l'ufficio postale. Ha seguito una completa ristrutturazione ed è oggi sede di uffici pubblici e negozi. Proprio di fronte è situato l’Hohensaal, odierna sede del convitto delle Dame Inglesi (ordine di monache cattoliche che si consacrarono all'educazione delle giovani). Adiacente è la chiesa del Sacro Cuore in stile romanico. Alle spalle di Porta Bolzano si estende Via Leonardo da Vinci (fino al 1904 vicolo della Posta), caratterizzato da una serie di edifici antichi. Collega piazza della Rena a piazza Duomo.

Le cinta murarie
Le mura merlate vennero costruite nel XIII secolo per racchiudere il nucleo urbano e successivamente abbattute nel 1878. La Porta Passiria è ancora oggi collegata con un tratto di muro di cinta.

Ponte Teatro
Costruito nel 1574, fu chiamato "Naggelte Steg" (ponte tremolante) per l’evidente instabilità che lo caratterizzava. Nei secoli a seguire venne più volte ristrutturato e solamente nel 1906 venne battezzato ponte Teatro, oggi attraversato nella classica passeggiata del centro storico.

Il ponte della Posta
In perfetto stile liberty venne costruito nel 1909. L'accesso da est alla città era di grande importanza per i commercianti meranesi i quali decisero di costruire il ponte, collegando così la chiesa di Santo Spirito a piazza della Rena. Ristrutturato appena qualche anno fa, è il ponte più elegante di Merano.

Per vivere Merano e conoscerne tutte le opportunità, consiglio di recarsi all’ufficio del turismo, posto nella via principale del centro, a pochi passi dalle nuove Terme, quest’ultimo luogo di cura, benessere e svago che vedremo nella prossima puntata di Vissi di Viaggio.

Le quattro porte
Fino al 1881 la città possedeva quattro porte medioevali da cui si poteva accedere alla città; tre sono tuttora conservate.
Ad ovest Porta Venosta, in via delle Corse, è probabilmente la più antica delle quattro porte, menzionata per la prima volta nel 1290. Nel XVIII secolo subì delle modifiche architettoniche e fu adibita, per un determinato periodo, a prigione. Anche l'eroe tirolese Andreas Hofer (con museo che vedremo in un prossimo appuntamento, ndr) venne imprigionato in questa porta, sottoposto il 28 gennaio 1810, agli interrogatori che si svolsero nell'attuale hotel Conte di Merano.
A nord Porta Passiria, caratterizzata dalla tipica architettura a torre con tetto spiovente, sottile e coperta da edera. E’ ancora oggi collegata ad un tratto dell'antico muro di cinta della città.
A sud sorge Porta Bolzano, risalente al XIV secolo, tuttora ben conservata. Sulla facciata sud si possono ammirare una doppia aquila affrescata e un rilievo con gli stemmi dell'Austria, del Tirolo e di Merano.
Ora demolita per fare posto al traffico e al teatro è Porta d'Ultimo, che si collocava ad est, nell'attuale piazza Teatro. Il campanile della porta era la sede di una prigione per reati gravi.

da La Cronaca
Roberto Rossi

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