affacciata sulla Baia delle Favole e sulla Baia del Silenzio
La pittoresca penisola che caratterizza questa rinomata località turistica del Tigullio si affaccia su due baie dai poetici nomi: Baia delle Favole e Baia del Silenzio. E di favola si tratta davvero, per il paesaggio pittoresco, per gli incomparabili tramonti e per l’incantevole successione di scogliere e recessi marini che questi luoghi offrono quale tipica espressione del mondo ligure. Insediamento remoto, centro commerciale romano di grande rilievo, cittadella medievale, nonchè luogo chic della nobiltà d’inizio secolo, Sestri Levante ha saputo mantenere il suo ruolo dominante nel settore turistico di ieri e di oggi. Vita di mare tout-court, dunque per adulti e bambini, venendo incontro alle loro esigenze con servizi moderni e accurati nel rispetto degli attuali trends secondo i quali si concepiscono le vacanze dei nostri giorni. Spiagge finissime, viali incorniciati di palme ed eleganti ville ottocentesche, conferiscono alla cittadina un’atmosfera suggestiva ed accogliente diffiicilmente riscontrabile altrove e che in passato hanno accolto artisti e poeti del calibro di Byron, Shelley e H.C. Andersen il quale lasciò addirittura una descrizione ammirata del suo viaggio in Italia. Vacanze, tempo libero, divertimenti, ma anche arte e storia riscontrabili in edifici gentilizi e chiese. Così Sestri rivela il suo aspetto di centro culturale fortemente apprezzato da chi interpreta la vacanza anche come occasione per accrescere le proprie conoscenze al riguardo. Ecco allora che assumono rilevanza le visite presso S. Maria di Nazareth, in Piazza Matteotti, edificio del 600 con facciata neoclassica, Oratorio di S. Caterina, in Via Penisola Levante, del 1578, S. Nicolò dell’Isola, in Via Penisola Levante, costruito intorno al 1151, S. Pietro ad Vincula, in Vico Macelli, del 1610 con arredi del XVII e XVIII secolo e pregevoli tele seicentesche, Chiesa e Convento dei Frati Cappuccini, del 1688, S. Vittoria di Libiola, chiesa romanica con rifacimento barocco, S. Andrea di Rovereto, cappella del 1028 con annesso ossario, nel quale sono tuttora custoditi i resti delle vittime delle epidemie di peste del XVII secolo, e S. Stefano del Ponte, chiesa medioevale con rifacimenti barocchi, nella quale è custodito il Cristo Nero. Interessanti sono anche: Palazzo Durazzo-Pallavicini, costruito nella seconda metà del Seicento, oggi sede municipale, Galleria Rizzi, contenente numerosi dipinti dal XVII al XVIII secolo di scuola italiana e fiamminga, oltre a sculture, mobili, ceramiche e oggetti d’arredo. Dipinti di Domenico Fiasella sono conservati nella Chiesa dell’Immacolata Concezione, nel 1688, restaurata imitando sulla facciata lo schema gotico a fasce bianche e nere. Infine nella frazione di Trigoso vi è Palazzo Fieschi tipico esempio di villa patrizia genovese. Caratteristico è pure il porto turistico di Sestri poichè ricavato all’estremità orientale della Baia delle Favole, così battezzata da H.C. Andersen, a ridosso del promontorio dell’Isola; un’altro golfo più piccolo e circoscritto, è quello denominato Portobello che rappresenta un autentico porto naturale chiuso fra colline coperte di ulivi e di macchia mediterranea. A chiudere verso levante il Golfo di Tigullio, si protende sul mare il Promontorio di Punta Manara che, con la sua vegetazione tipicamente mediterranea, separa Sestri Levante dalla vicina frazione di Riva Trigoso, particolarmente ricca di tradizioni e luogo ove venivano costruiti i famosi “leudi”, detti appunto “leudi rivani”, imbarcazioni a vela latina utilizzate per il commercio del vino e dei formaggi con l’Isola d’Elba e la Sardegna. Nel secolo scorso marinai e pescatori originari di Riva Trigoso fondarono la città di Santa Cruz di California (USA), dove ancora oggi si parla il dialetto rivano. Attualmente la località, oltre alle attività turistiche è sede di una importante industria navalmeccanica da cui sono uscite navi che solcano i mari di tutto il mondo varate secondo il metodo tradizionale e suggestivo dello scalo.
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