con grazioso chiostro duecentesco è tra i monumenti più famosi della città
Poco distante dal palazzo dei Normanni, questa chiesa con il giardino che la circonda è una piccola oasi di pace ove anche i rumori del traffico risultano attutiti. Immersa in un lussureggiante fiorire di palme, agavi, begonvillee, aranci, mandarini cinesi e cespugli, si erge la chiesa, costruita verso la metà deI XII sec, per volere di Ruggero II. E' uno dei monumenti arabo-normanni più famosi di Palermo. Le forme semplici e squadrate, a volumi cubici, si colorano di rosso nelle cinque cupo che svettano sulla copertura (e che richiamano quelle della non lontana S. Cataldo) chiaro intervento delle maestranze arabe. L'interno, semplice e nudo, si costruisca su una pianta a croce latina in cui il corpo centrale è suddiviso in due spazi che la elevano al centro con due cupole. Il transetto è anch'esso suddiviso in tre spazi sormontati ciascuno da una cupola che nel transetto destro si eleva a campanile. Annesso alla chiesa sorgeva un monastero il cui abate era il confessore privato del re. Oggi resta solo il delizioso chiostro duecentesco a colonnine gemine.
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