con il nuraghe Su Serbissi
Il toponimo deriva dal greco “ga roa”, terra che scorre, con riferimento alla precaria idrogeologia del territorio. Il nome appare per la prima volta in un documento del 1217, quando, per le incursioni arabe, i gairesi, costretti a migrare, costruirono Domusnoas, le case nuove, nella piana adiacenti al fiume Pelau. Le lotte tra Pisani e i Visconti, iniziate nel 1258, li spinsero a stabilirsi all'interno. Nel 1316 il paese di Gairo risultava ufficialmente censito da Pisa. Il territorio conserva numerose tracce dell'era prenuragicae nuragica, in particolare il nuraghe de Su Serbissi, intercomunicante con una grotta sottostante tramite un cunicolo scavato nella roccia. Innumerevoli gli itinerari naturalistici ed archeologici che si snodano tra i boschi abitati da una fauna ricchissima. Da Taquisara, raggiungendo la valle e il laghetto di "Genna Orruali", si accede alla zona archeologica e quella dei tacchi calcari nonché il monumento naturale di Perda Liana, dotato di vie attrezzate per il free-climbing. La gastronomia é caratterizzata dai dolci tipici pirichittus ed amaretti.
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