sottile crêpe immancabile in occasione dei matrimoni
La migliaccia di Pitigliano è una crêpe con diametro di circa 20 cm e colore giallo pallido. La sua principale e apprezzata caratteristica è la sottigliezza.
Si sbattono le uova aggiungendovi la farina, un po’ d’acqua, un pizzico di sale e un pizzico di cannella; una volta amalgamato il tutto, si lascia riposare l’impasto, abbastanza liquido, per circa 2 ore. Per la cottura è consigliabile l’utilizzo di una padella antiaderente, unta con un tocchettino di lardo o di strutto. Nella padella, servendosi di un apposito ramaiolo, si versa la giusta dose d’impasto liquido, facendo attenzione, con opportuni movimenti della mano che tiene la padella, che il liquido ne occupi progressivamente il fondo. In pochi secondi la massa si rapprende e può essere girata per consentire la cottura dell’altra parte. Tale operazione viene effettuata con un movimento veloce della mano, facendo saltare il contenuto dopo averlo fatto girare su se stesso. Via via che le migliacce sono cotte si pongono le une sulle altre a formare una pila. Nella tradizione ogni singola migliaccia veniva cosparsa di zucchero, oppure di formaggio pecorino grattugiato o ricotta e poi avvolta su stessa.
La migliaccia di Pitigliano è un prodotto della tradizione contadina: veniva offerta, insieme ad altri prodotti da forno della zona, in occasione dei matrimoni.
La migliaccia di Pitigliano non si colloca in una rete commerciale e distributiva; è un prodotto fortemente legato alla tradizione e alla storia del territorio grossetano, la sua realizzazione è esclusivamente artigianale per questo il prodotto è destinato esclusivamente all’autoconsumo. È possibile che in occasione delle feste paesane la migliaccia venga preparata dalle anziane del luogo, ma si tratta senza dubbio di casi isolati e non rilevanti ai fini di una stima riferibile alla commercializzazione del prodotto.
Territorio interessato alla produzione: Comune di Pitigliano, provincia di Grosseto.
Materiali, attrezzature e locali utilizzati per la produzione • Locale di lavorazione • Utensili (padella antiaderente, ramaiolo).
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