con Villa Passerini
Era anticamente la sede della "pieve" cioè della chiesa e della giurisdizione dell'arciprete della valle. Il centro è stato in gran parte ricostruito dopo la prima guerra mondiale e anche la parrocchiale dell'Annunciazione risalente al III secolo, è stata più volte ricostruita e restaurata. Oggi si presenta con una sola navata e sette altari in marmo; dietro l'altare maggiore. si trova la pala dell' Annunciazione e un'iscrizione del 1631 che ricorda il voto alla Madonna delle "Quarant'Ore". Quaranta ore di adorazione e di ringraziamento per aver preservato il paese dalla peste. Sul primo altare è posta la pala della Disputa del SS. Sacramento, sul secondo la pala dell'Ecce homo, pregevoli opere di scuola veneta. Si è conservata in buono stato anche la loggia della cantoria in legno dipinto e di fattura settecentesca. Altri arredi sacri e decorazioni andarono purtroppo persi per i saccheggi e le distruzioni della prima guerra mondiale. Poco più in alto sui prati di San Martino sorge un'antica chiesetta dedicata a questo santo. Lungo il paese invece si trova Villa Passerini, sulla quale una lapide ricorda Pietro Antonio Cassoni, il chimico farmacista scopritore del processo che permette di ricavare dalle Dolomiti il carbonato di magnesio. Cassoni eresse qui una fabbrica successivamente ampliata e perfezionata dal nipote. Nei dintorni di Pieve si trova Mezzolago, la sua chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, risale al 1500 ma fu ampliata e restaurata più volte nel corso dei secoli. Sul muro esterno un grande affresco raffigura San Cristoforo, protettore dei viandanti che passavano davanti alla chiesa percorrendo la vecchia strada per Molina. Degno di nota è il campanile che, sopraelevato dalla chiesa, si affaccia con un angolo sull' arcata della navata e con l'altro su una grossa trave di legno.
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