lungo il corso del Ponale
Nelle immediate vicinanze del lago di Ledro, lungo il corso del Ponale, è situata Molina. E' zona archeologica di particolare interesse; sulla sponda del lago sono visibili i resti di un villaggio dell' età del bronzo e al Museo delle Pala fitte sono esposti molti reperti di grande rilevanza storica. La chiesa, in stile barocco, è dedicata a San Vigilio e fu costruita nel 177 4 su progetto di Pietro Bianchi. L'interno, ad una sola navata ha un bell'altare maggiore in marmo, una delicata e sobria decorazione a stucchi e, nella volta, affreschi di Giorgio Tellier. La chiesa parrocchiale antica era invece sulle rive del lago, oggi ne rimangono i resti nel capitello di San Giovanni Nepomuceno. Neogotica è la Chiesa di S. Trinità a Legos (frazione di Molina); alcuni studi fanno risalire la sua costruzione al 1400. Interessante è l'affresco dell' altare maggiore e notevole l'antica acquasantiera in pietra viva. Lungo la strada statale si trovano il Monumento ai caduti, Casa Zecchini, dove naque il poeta Andrea Maffei (1798-1885) e Casa Boccagni che presenta una pittura murale quattrocentesca con Madonna, Bambino e Santi. Il territorio di Molina comprende anche 4 frazioni: oltre a Legos negli immediati dintorni ci sono Biacesa, Prè e Barcesino. A Biacesa si trova la chiesa parrocchiale di S. Antonio, costruzione settecentesca, ampliata e restaurata nel 1904. La parte più antica è il presbiterio, con la pala di S. Antonio. Il portale in legno è scolpito da Fra Silvio Bottes e le pitture sono di Ernesto Stornino e Duilio Corompai. Nel 1613, sul Monte Corno, venne eretta una cappella dedicata a S. Giovanni di cui oggi restano solo pochi ruderi. A Biacesa inizia la vecchia strada che collegava la Valle di Ledro con il Ponale e il Garda. A Prè la chiesa parrocchiale è dedicata a S. Giacomo, è una costruzione, precedente il 1500, ad una sola navata con 5 altari. Accanto alla chiesa c'è una piccola fontana settecentesca in granito. A Barcesino, piccolo nucleo di case poco distante da Molina, si trova il santuario della Madonna Addolorata detto "Madonna della Ferie", per le numerose stampelle ex voto. Fu costruito nel 1824 sulle rovine di un' edicola sacra. Lungo la strada che porta alla chiesetta si trova una Via Crucis con 14 capitelli. Tutta la zona di Molina era un tempo sede di un artigianato che per anni ha rappresentato l'attività economica più importante della valle: le fucine per la produzione delle brocche (chiodi da scarpe). Ciò che resta di questa attività è visibile un po' dappertutto, a Prè in particolare, nei mesi da maggio a settembre, è possibile visitare l'antica fucina e a Biacesa i resti delle ferriere, della cartiera e della vecchia centrale elettrica. Tutto il territorio, teatro della Grande Guerra, presenta trincee e fortificazioni.
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