ospita innumerevoli luoghi di notevole interesse turistico
Comune della Val d'Entella, Cogorno è storicamente legato sia alla Val Fontanabuona, della cui Comunità Montana fa parte, sia alla Val Graveglia che comprende una piccola isola amministrata da Cogorno, situata sulla sponda sinistra del torrente, e raggiungibile tramite una passerella di ferro, che ospita l'Oratorio di S. Lucia V.M. (sec. XIII e XVI) già sede di adunanza del Consiglio del Garibaldo. Il suo bellissimo territorio, intervallato da bellissime alture scaldate dal sole e solcate da fasce tipicamente liguri rette da muri costruiti pazientemente con scaglie di pietra, dove da secoli viene coltivato l'olivo, ospita innumerevoli luoghi di interesse turistico. I sentieri e le stradine collinari consentono, infatti, di raggiungere pregevoli edifici religiosi svelando agli occhi dei visitatori splendidi scorci panoramici intrisi di una moltitudine di colori, dal blu intenso del mare del Tigullio, al giallo solare delle cascate di ginestra, al rosso fuoco dei tramonti. Difficile quindi non rimanere incantati da questa bellissima cornice di verde e dagli angoli di natura incontaminata che essa offre, ed è per questo che Cogorno si propone oggi al turista come una perfetta mescolanza di storia, arte, vacanza e tempo libero. A tal proposito sono numerose le occasioni e le iniziative sportive, ricreative e turistiche che si susseguono in ogni periodo dell'anno con l'intento di avvicinare e affascinare il visitatore, che in tal modo ha l'occasione di vivere appieno l'atmosfera di questi luoghi. A fare da suggestivo sfondo alle pregevoli manifestazioni culturali è il borgo storico di San Salvatore, con la sua straordinaria e silenziosa bellezza, il sagrato che si apre a piccolo anfiteatro e l'ottima acustica che contraddistingue anche la Basilica. Questo piccolo centro, situato ai piedi del Monte S. Giacomo, è un importante mèta turistica poichè ospita nel suo territorio il famosissimo complesso monumentale della Basilica dei Fieschi. Alcuni reperti che identificherebbero S. Salvatore con la "Tigulia intus", indicata da Plinio in una sua descrizione del litorale ligure, avvallerebbero l'ipotesi di un'origine preromana dell'intero contesto comunale; di tale periodo restano le vestigia di un'antica strada pedonale nei pressi della Basilica, Via Antica Romana, che collega il borgo con il centro di S. Salvatore. Altri riferimenti storici sono contenuti nello stemma del comune: nella torre la famiglia di Cogorno, feudatari del luogo, nella chiesa la Basilica di S. Salvatore dei Fieschi, nel piccone le notissime cave di Ardesia, materiale che ancor'oggi trova largo impiego nell'edilizia, nella costruzione di oggetti d'arredamento, nell'arredamento moderno e nella scultura d'arte. La storia medievale del territorio è legata ai signori di Cogorno e alla famiglia dei Fieschi, una delle più nobili ed illustri d'Italia e d'Europa, i cui componenti portarono sempre il titolo di Conti di Lavagna ed il cui stemma era d'argento a tre bande d'azzurro.
|