Basilica di San Salvatore dei Fieschi

Basilica di San Salvatore dei Fieschi

nel comune di Cogorno

A San Salvatore, su un colle immerso fra ulivi e vigneti, sorge il complesso monumentale della Basilica dei Fieschi. Questa, dichiarata monumento nazionale nel 1860, fu innalzata nel 1245, ai tempi di un'ennesima contesa tra la Chiesa e Impero, per volere di Papa Innocenzo IV Sinibaldo Fieschi e portata a termine da suo nipote il Cardinale Ottobono, poi Papa Adriano V, nel 1252. Essa conserva le sue forme originarie, con facciata gotica, a paramenti bianchi e neri nella parte superiore aperta da un voltale con archivolto a sesto acuto, affresco duecentesco nella lunetta di Giovanni Barbagelata da Rapallo, grande rosone in marmo bianco e colonnette concentriche, e capitelli diversi fra loro con ai lati quattro bassorilievi raffiguranti il vitello, il leone, l'uomo e l'aquila. L'edificio è a tre navate con transetto a volte a crociera, sovrastato al centro da una possente torre nolare con due ordini di quadrifore e una acuta cuspide tra quattro pinnacoli. La simbologia della basilica richiama il tema della Redenzione e il simbolo più ricorrente è l'Agnello con la Croce. L'importanza devozionale del sito deriva soprattutto dalla preziosa reliquia della Santa Croce, appartenuta a Sinibaldo Fieschi e costituita da tre frammenti racchiusi in un reliquiario di cristallo di rocca inserito in una croce pettorale, a forma di croce di Lorena in argento dorato. Conservata ora nel Museo Diocesano di Chiavari, la reliquia torna a San Salvatore in occasione della Festa dell'Invenzione (3 maggio) e della Festa dell'Esaltazione (14 settembre) alla quale Papa Leone XIII accordò un "Giubileo Perpetuo" di sette giorni (14 novembre 1880), ora non più in vigore. La maestosa basilica, oltre a costituire un segno di potenza dei Fieschi, divenne punto di riferimento per l'unità e la continuità della casata il cui motto fliscano "Sedens Ago" (agisco stando fermo) rappresenta il simbolo della sapienza che opera più con l'ingegno che con la forza. Il complesso monumentale dei Fieschi comprende:
- i resti del palazzo dei Fieschi, bell'esempio di architettura civile duecentesca, il quale subì un primo saccheggio nel XIII sec. da parte degli armati di Federico II e un secondo dei Turchi nel 1567, in seguito al fallimento della Congiura ei Fieschi contro i Doria;
- la Chiesa di S. Salvatore il Vecchio, il cui orientamento fu rovesciato nel 1680 e di cui si sa con certezza che era parrocchia già a metà del secolo XII, rimanendola fino al 1797, quando i massari della chiesa ottennero dall'Abate Giacomo Filippo Fieschi l'uso della Basilica di S. Salvatore Nuovo;
- la piazza, in ciotoli marini riproducente il rosone; grande spazio all'aperto, con funzioni di rappresentanza e di connettivo fra i diversi monumenti, fu spianata nel 1810.

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