Gallura: il sughero

Gallura: il sughero

dalla quercus suber patrimonio della Gallura

La Quercus Suber, quercia da sughero, è presente in tutto il bacino Mediterraneo occidentale e in Portogallo. Dalle foglie coriacee e dentellate, quest'albero può vivere circa 300 anni e solitamente non supera i 10 m d'altezza. La sua corteccia è chiamata sughero, dal latino suber e dal greco syphar (pelle rugosa), e solo nella Quercus raggiunge uno strato così spesso da poter essere estratto. E' costituito da cellulosa, lignina e suberina la quale permette al sughero l'impermeabilità. La sua lavorazione, effettuata manualmente, interessa differenti fasi. Con la demaschiatura, lu Bucadori, esperti professionisti, rimuovono per la prima volta la corteccia, effettuata in estate su piante che abbiano almeno 20 anni di vita. Il sughero rimosso per la prima volta, ha un'aspetto irregolare e di solito viene macinato ottenendo del truciolato; dopo 10 anni il sughero può essere riestratto da uno stesso albero presentando un aspetto più regolare, chiamato sughero femmina (gentile o da riproduzione), che dopo una stagionatura e bollitura viene usato per la fabbricazione dei turaccioli. Il sughero è leggero, impermeabile, galleggia, non trasmette calore e non marcisce, tutte qualità conosciute già 2000 anni fa. Inoltre i boschi di sugherete sono tra i più resistenti agli incendi.

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sughero di Gallura
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